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McKennie Juve, è l’ora dell’addio? Pro e contro della cessione
McKennie Juve, è l’ora dell’addio? Pro e contro della possibile cessione del centrocampista americano in Premier League
Le strade di McKennie e della Juve potrebbero dividersi a gennaio dopo i tentativi andati a vuoto già nell’estate del 2022. Il centrocampista americano, infatti, negli ultimi mesi è stato quasi sempre considerato come uno dei pochi giocatori realmente sacrificabili dai bianconeri sul mercato.
La Juve, preso atto della disponibilità del giocatore a trasferirsi in Premier League (Arsenal e Leeds interessate), dovrà fare quindi alcune valutazioni di carattere certamente economico, ma non solo, prima di dare il via libera alla cessione.
PRO
La Juve con la vendita di McKennie potrebbe avere liquidità immediata da poter provare ad investire, in questi ultimi giorni di mercato, per un profilo di cui ha maggiormente bisogno, come un terzino.
La cessione dell’americano, con il rientro sempre più vicino di Pogba e l’esplosione di Fagioli e Miretti, dal punto di vista numerico non andrebbe a penalizzare, a livello numerico, il reparto di centrocampo, considerato anche che Cuadrado e Soulé possono giocare all’occorrenza in quelle posizioni.
Il suo bottino in termini di gol, fin qui, è stato magro. Sono appena 3 i gol segnati (2 in Champions League) e la Juve si aspettava di più da questo punto di vista.
Il texano, poi, non è particolarmente apprezzato dai tifosi che a più riprese non hanno mancato di esprimere il loro disappunto sul livello delle sue prestazioni e di qualche comportamento extra campo non proprio esemplare.
CONTRO
Dall’altra parte, però, ci sono i numeri di un giocatore che fin qui ha giocato 21 partite per un totale di 1507 minuti (sesto giocatore più utilizzato) garantendo ad Allegri una qualità che l’allenatore reputa fondamentale: la duttilità.
Da mezzala a esterno tutto fascia fino a centrocampista d’incursione, McKennie in questa stagione ha ricoperto tutti i ruoli in mezzo al campo, dimostrando grandissime generosità e disponibilità nei confronti del tecnico e del gruppo in un periodo di continua emergenza.
Se è vero che l’impatto positivo avuto nella prima annata bianconera con Pirlo non è stato ripetuto nel 2021-2022, quando dovette cedere le armi già il 22 febbraio 2022 per la rottura di due dita del piede, McKennie con il passare del tempo è diventato un uomo spogliatoio, come mostrano vari, simpatici siparietti sui social che lo hanno visto protagonista insieme ai suoi compagni. E in questo momento di transizione avere un giocatore come lui potrebbe fare ancora al caso di Allegri.