Mecca: «Sogno Sancho alla Juve e avrei ripreso Morata. Koopmeiners? 60 milioni sono eccessivi» - ESCLUSIVA
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Mecca: «Sogno Sancho alla Juve e avrei ripreso Morata. Koopmeiners? 60 milioni sono eccessivi» – ESCLUSIVA

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Mecca: «Sogno Sancho alla Juve e avrei ripreso Morata. Per Koopmeiners 60 milioni sono eccessivi». L’intervista – ESCLUSIVA

Dal mercato della Juve alla prossima Serie A passando per l’impatto di Thiago Motta, l’addio di Soulé e tanto altro ancora. Il celebre tifoso bianconero Edoardo Mecca dice tutto in esclusiva per Juventusnews24.

Che giudizio dà al mercato portato avanti dalla Juve fino a questo momento?

«Per me il giudizio è positivo, ma c’è tanto da fare tra cessioni e ingressi. Il centrocampo era il punto debole ed è stato potenziato. Abbiamo perso Rabiot ma abbiamo preso un giovane di prospettiva come Thuram e Douglas Luiz che in Premier League che ha fatto molto bene. Cessioni? Per quanto mi dispiaccia che i giovani vadano via, Soulé su tutti, sicuramente il progetto Next Gen sta portando quell’obiettivo di autofinanziamento della società. E’ una strada tracciata per il futuro perché sta creando valore. Diversi giocatori sono rimasti in squadra e sono stati tolti dal mercato come Yildiz e Fagioli. Altri invece hanno creato un valore che ha generato un’ottima rendita per un mercato sostenibile da parte della Juve».

Quale dei nuovi acquisti la incuriosisce maggiormente?

«Dei nuovi arrivati mi incuriosiscono di più Thuram e Di Gregorio. Thuram speravo che la Juve lo comprasse da un po’ di tempo. Di Gregorio l’ho visto dal vivo ed è un ottimo portiere».

E il sogno di mercato di Mecca?

«Tra quelli che mi piacerebbe vedere alla Juve, considerando la cessione di Soulé e la probabile di Chiesa, sicuramente Sancho. I contatti ci sono già stati e avrebbe già vestito bianconero da gennaio. Non mi dispiacerebbe Sancho alla Juve».

Ma Koopmeiners vale 60 milioni?

«Koopmeiners è un giocatore che già prima dell’Atalanta aveva fatto vedere doti eccezionali e all’Atalanta si è confermato come miglior centrocampista della Serie A. Per quanto mi piaccia come giocatore, 60 milioni mi sembrano eccessivi. Se si trovasse una quadratura tra domanda e offerta, sicuramente Koopmeiners completerebbe un reparto che diventerebbe veramente forte».

Cosa manca ancora ancora alla Juve dal mercato?

«Un terzino destro, due esterni e un vice Vlahovic. Chi prenderei? Si parla di Raspadori e Berardi perché il vice Vlahovic potrebbe essere un giocatore che interpreta più ruolo in attacco, visto che sappiamo che Thiago Motta vuole questo. Sicuramente deve essere un giocatore, a livello economico, sostenibile anche se a tutti piacciono i grandi giocatori… Milik era un ottimo vice Vlahovic, ma capisco che per esigenze di mercato deve andare via. Tra tutti i nomi che sono stati fatti non mi dispiaceva Morata, avrei preso lui. Ma forse voleva più garanzie di titolarità che il Milan gli dà».

Come ha vissuto il trasferimento di Morata?

«Lui sicuramente sarebbe tornato alla Juve e la Juve interessata. Ma evidentemente voleva una formula sulla clausola diversa da quella che invece ha fatto il Milan che l’ha pagata interamente. Il Milan ha garantito poi la titolarità. L’amore di Morata per la Juve è indiscutibile come il suo desiderio di tornare in Italia».

E Chiesa? Secondo Mecca è giusto che la Juve lo lasci andare?

«A me dispiace molto, Chiesa mi è sempre piaciuto tantissimo. Se l’allenatore non stravede per lui e lui non rinnova, anziché che rischiare di perderlo a zero è meglio cercare di venderlo. Non mi dispiacerebbe se andasse all’estero. Ci sono possibilità che Thiago Motta cambi idea e si riapra il rinnovo? Magari perché avere Chiesa sull’esterno è sempre un’arma che mi terrei volentieri».

L’addio di Rabiot lascia qualche rimpianto?

«Su Rabiot nessun rimpianto. Diciamoci la verità: su 5 anni di Juve ne ha fatti bene uno e mezzo. Aveva richieste di ingaggio molto alte. Gli dico grazie per quello che ha fatto in questi 5 anni, ma è anche giusto andare oltre».

Come le è sembrato l’impatto di Thiago Motta?

«Da quel che si vede Thiago Motta è un allenatore ambizioso che crea molto gruppo e ci tiene molto. Fa degli allenamenti molto intensi. Questa è la strada giusta. E sono contento non si sia fatta la preparazione in America ma in zone più consone. Il suo atteggiamento è positivo per il progetto che si sta delineando, ambizioso, giovane e fatto di sostenibilità. Migliorare il gioco? Speriamo, non ci vuole molto…».

La prossima stagione sarà quella della consacrazione di Vlahovic?

«Mi auguro che ci sia la conferma definitiva di Vlahovic. Sappiamo che Thiago Motta stravede per lui e l’ha tolto dal mercato scegliendolo come suo attaccante».

Ma chi sarà l’arma in più della Juve di Thiago Motta?

«L’arma in più spero che coincida con l’esplosione di Cambiaso. Da lui abbiamo visto tante belle cose l’anno scorso. Può essere un’arma perché è un giocatore molto duttile».

Manca sempre meno all’inizio della Serie A. Che campionato vedremo?

«Mi aspetto una Serie A abbastanza combattuta. Ci sarà sicuramente il Napoli che non mollerà di un centimetro perché Conte trasforma tutte le squadre che allena. Il Napoli sarà totalmente diverso da quello dell’anno scorso. L’Inter ha dominato lo scorso campionato e parte coi favori del pronostico. La Juve potrà dire la sua. Mi immagino che, visto il totalmente progetto nuovo, l’allenatore nuovo, le idee di gioco nuove, giocatori nuovi, ci vorrà un po’ di tempo. Il Milan credo lo si sottovaluti più di quel che è. Fonseca è un bravo allenatore e stanno facendo un mercato intelligente. La Roma sta facendo sottotraccia un mercato molto intelligente. Ma anche squadre come Fiorentina, Lazio e le cosiddette outsider possono creare fastidi alle grandi. Sarà sicuramente più combattuto, poi magari vincerà lo stesso l’Inter…».

Si ringrazia Edoardo Mecca per la cortesia e la disponibilità mostrate in occasione di questa intervista

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