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Mecca: «Avrei cambiato Allegri, alla Juve serve un nuovo progetto» – ESCLUSIVA

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Mecca: «Avrei cambiato Allegri, alla Juve serve un nuovo progetto». L’intervista al noto tifoso – ESCLUSIVA

Dal colpo Weah fino alla conferma di Allegri passando per il mercato, le delusioni dell’ultima stagione e non solo. Edoardo Mecca, noto tifoso della Juve, parla di tutto questo e molto altro in esclusiva a Juventusnews24.

La Juve ha preso Weah. Soddisfatto da questo primo vero colpo di mercato?

«E’ un giocatore che già da un po’ di tempo mi sarebbe piaciuto vedere alla Juve anche se, come tutti i nuovi giocatori giovani, potrebbe essere anche un’incognita. Io sono molto contento del suo arrivo perché, visto che la Juve deve ripartire da un nuovo progetto, vorrei che ripartisse da un progetto basato sui giovani, anche con qualche rischio su dei nomi non tanto conosciuti. Secondo me c’è bisogno di freschezza. Quest’anno abbiamo visto come si sono ben comportati i giovani e come ha lavorato bene, negli anni, la Next Gen. La linea futura della Juve deve essere questa. A me il colpo Weah piace. Poi il campo darà la sua sentenza definitiva».

E Giuntoli?

«Nella Juve di questi ultimi anni una figura come Giuntoli serviva. Lui ha dimostrato grandi capacità al Napoli facendo un ottimo lavoro e prendendo giocatori con delle spese quasi a zero. Oltre a Kvaratskhelia penso ad Anguissa e Lobotka. Ha preso pure qualche granchio, ma sul mercato ci sta, li prendono tutti…Ha pure spiazzato la piazza su alcuni nomi, dimostrando di vederci lungo e spendendo tanto ma bene, come per Osimhen che ora è uno dei migliori attaccanti in Europa. Un dirigente di campo ci serviva tantissimo e gli auguriamo il meglio».

Mecca si aspetta un colpo di mercato “alla Giuntoli” già da questa sessione?

«Lo spero! E spero che si ampli un po’ il raggio dei nomi. Negli ultimi anni la Juve è sempre stata dietro o a ritorni o ai soli 3-4 giocatori. Non mi dispiacerebbe se con l’arrivo di Giuntoli si ampli un po’ il raggio di nomi, anche in altre zone d’Europa».

A livello di mercato cosa serve alla Juve per tornare a competere?

«Diciamoci la verità: la rosa della Juve quest’anno era già al livello delle prime due e poteva provare a vincere lo scudetto. Talvolta basta solo cambiare l’allenatore…Se guardiamo al mercato, vanno presi terzini sia a destra che a sinistra. Io direi che qualcosina si può fare anche in mezzo. E secondo me anche un centrale di difesa potrebbe fare al caso. Abbiamo Bremer, sperando che rimanga, Danilo e Gatti, ma servirebbe un altro centrale affidabile e che possa essere titolare, visto che Bonucci è ai margini e Rugani è solo una buona alternativa».

Zaniolo può fare al caso della Juve?

«Dipende dalle cifre. E’ chiaro che non lo vedrei come sostituto di Chiesa. Se andasse via Chiesa e arrivasse Zaniolo, non sarei proprio così esaltato. Può essere, comunque, un’occasione».

E Milinkovic-Savic?

«Milinkovic-Savic è un giocatore che avrei voluto tantissimo alla Juve già 4 anni fa. In questi 4 anni è stato uno dei centrocampisti più dominanti della Serie A e sarebbe un ottimo acquisto. Tutto dipende dalle cifre, perché si potrebbe investire anche su un giocatore di prospettiva. E’ chiaro che Milinkovic-Savic, se venisse, mi farebbe molto contento».

Secondo Mecca la Juve sacrificherà uno tra Bremer, Chiesa e Vlahovic?

«Io temo che due su tre saranno ceduti, anche spero di no perché vorrei sempre di tenerli tutti…Non so dire chi ha più possibilità di andare via tra Bremer, Chiesa e Vlahovic, ma temo che in due possano partire. Io li terrei tutti e tre perché sono un’ossatura importante della Juve. Sicuramente mi dispiacerebbe andare via anche alcuni giovani come Iling-Junior».

Oltre ai nomi più conosciuti, c’è qualche giovane pronto per il salto in prima squadra?.

«Mi piacerebbe moltissimo vedere altri giovani importanti che la Juve come Yildiz, Huijsen in difesa e Nonge».

Pogba è tornato lunedì alla Continassa per allenarsi da solo, in anticipo rispetto ai compagni. Può essere lui il giocatore al centro della Juve del prossimo anno?

«Pogba è un giocatore che ho amato e amo e spero sempre possa tornare il Pogba che conoscevamo. Mi pare azzardato, però, pensare che dopo le ultime stagioni possa essere lui al centro del progetto della Juve. Io mi auguro che possa giocare tutte le partite ai suoi livelli, ma ci andrei cauto».

Questione Allegri: giusto riconfermarlo? La Juve si rilancerà con lui?

«Auguro ad Allegri di vincere. E’ chiaro che io avrei cambiato allenatore visto il pessimo gioco offerto negli ultimi 2 anni e le 30 sconfitte totali avendo una delle rose migliori del campionato. Sono stati difficili da digerire determinati risultati come i 5 gol presi dal Napoli e quelli presi dal Maccabi. I giovani sono stati utilizzati per sopperire agli infortuni che spesso sono stati figli di una preparazione di campo non adeguata. Abbiamo visto troppo spesso la squadra non correre o farsi dominare atleticamente dagli avversari che hanno giocato quasi sempre a viso aperto. Nel momento in cui ci si deve ridimensionare e si gioca solo la Conference League, questa era l’occasione buona per ripartire con un nuovo progetto giovane, con un nuovo progetto di campo, con un nuovo allenatore che proponga un’idea diversa di gioco su cui porre le basi per tornare ai vertici in 2-3 anni».

Da grande tifoso della Juve, cosa spera per la stagione 2023-24?

«Quel che il tifoso juventino vuole nel nuovo progetto non è tornare a vincere subito, ma il poter avere l’idea che questa Juve possa tornare ed essere costantemente al vertice. Cosa che in questi 2 anni, con 30 sconfitte totali, non si è vista. E’ vero che da gennaio c’è stato tutto il polverone e la gestione è stata difficile, ma paradossalmente la Juve ha trovato più risultati da quel momento in poi che prima, quando era stata eliminata da tutto con pessime prestazioni in Champions League. Il distacco col Napoli è stato di 18 punti, ma secondo me, per la qualità della rosa, non c’era, anche se poi il campo ha parlato chiaro».

Si ringrazia Edoardo Mecca per la cortesia e la disponibilità mostrate in occasione di questa intervista

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