Calciomercato Juve
Juve, mercato al rallentatore… e non per scelta
Ad una settimana soltanto dall’inizio del ritiro, il mercato Juve è fermo all’arrivo di Schick. E non per scelta…
In surplace, come nelle gare di ciclismo dei tempi che furono. Il mercato della Juve, ad una settimana appena dall’inizio del ritiro estivo, procede al rallentatore. Una netta inversione di tendenza rispetto alle ultime stagioni, quando ad inizio luglio i movimenti in entrata avevano già alimentato i sogni dei tifosi. Un anno fa a questo punto erano già approdati a Torino elementi del calibro di Dani Alves e Pjanic, due stagioni fa addirittura si era già materializzato un succulento terzetto composto da Dybala, Khedira e Mandzukic. Ad oggi, invece, alla voce entrate compare il solo nome di Schick. Un nome di peso, tanto a livello tecnico quanto economico, ma pur sempre un ragazzo di 21 anni il cui impatto sull’undici titolare non potrà essere fin da subito decisivo.
Strategie poco chiare in casa bianconera: tra Cardiff, addii improvvisi e tentazioni in uscita…
Risultati alla mano, lo scenario potrebbe anche sembrare logico. La squadra che da sei anni domina la scena in Italia e che nelle ultime tre stagioni ha centrato due finali di Champions League non avrà bisogno che di qualche ritocco. Ma non è proprio così. La situazione pare essere più che altro figlia di una preoccupante incertezza sui movimenti di mercato da operare. Vuoi per gli strascichi di Cardiff, tra giocatori a fine ciclo le cui motivazioni sono state una volta di più smorzate dall’ennesima sconfitta all’ultimo atto e uno spogliatoio che si vocifera in fermento come mai prima nell’ultimo lustro. Vuoi per una panoramica dei movimenti in uscita ancora tutta da delineare, con la “grana” Alex Sandro da risolvere ed il nome di Bonucci tornato di stretta attualità nelle ultime ore. Vuoi per dei tasselli che non si pensava di dover colmare, come quello pesantissimo lasciato vacante da un bizzoso Dani Alves dopo appena dodici mesi in bianconero. Urge insomma una schiarita, per fissare gli obiettivi e consegnare ad Allegri una rosa competitiva per arrivare fino in fondo, ancora una volta, tanto in Italia quanto in Europa.