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Pazienza: «Napoli-Juve dalle mille emozioni. Sul ritorno di Sarri…» – ESCLUSIVA

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Michele Pazienza: «Napoli Juve dalle mille emozioni. Sul ritorno di Sarri…». Il doppio ex della sfida in esclusiva su Juventus News 24

Mille sfaccettature, mille intrecci e, come dice Michele Pazienza, mille emozioni. Napoli-Juve è un calderone stracolmo di ingredienti da miscelare ed estrarre a piacimento. Juventus News 24 ha tirato fuori dalla pentola la storia del centrocampista emigrato a Torino, nella stagione 2011-12, dopo tre anni di Napoli. Un anno di bianconero coinciso con il primo scudetto di Conte nel ciclo degli otto titoli consecutivi: in mezzo quel ritorno al San Paolo da avversario… Domenica toccherà a Maurizio Sarri.

Pazienza, alle porte c’è Napoli-Juve: che partita dobbiamo aspettarci?
«Sarà sicuramente una partita dalle mille emozioni, stiamo parlando di Napoli-Juve. E poi c’è il ritorno di Maurizio Sarri al San Paolo…».

Anche se il Napoli in questa stagione sta faticando e non poco
«Sono in grandissima difficoltà quest’anno. L’arrivo di Gattuso in panchina ha portato a una reazione caratteriale, ma in campionato c’è stata poco fortuna. Il credito che gli azzurri avevano con la dea bendata è stato però riscosso in Coppa Italia. La Lazio meritava di vincere e la sorte ha fatto la sua parte. Anche se i partenopei sono stati bravi a tenere botta».

Dall’altra parte la Juve di Sarri: che gliene pare per il momento?
«A me sembra molto simile alla Juventus che abbiamo visto negli ultimi anni. Una squadra solida e concreta che punta all’obiettivo senza fronzoli. Per il momento il gioco tipico di Sarri non si è visto ma io credo che lui si sia trovato di fronte a un bivio. Vincere o insistere sui suoi concetti di gioco, rischiando magari di lasciare per strada qualche risultato. Lui ha scelto la strada obbligatoria quando sei l’allenatore della Juventus. Mossa intelligente…».

24 novembre 2011, la data del suo ritorno al San Paolo con i colori della Juve. Capiterà anche a Sarri…
«Sarri ha disputato tanti anni a Napoli dando tutto quello che aveva. Ha avvertito la necessità di cercare stimoli diversi e questo è il motivo per cui ha deciso di cambiare aria. La scelta di andare alla Juve è stata professionale e non immediata… Nel mio caso invece si trattava di un passaggio diretto perché purtroppo non avevo rinnovato con il Napoli. Io lì ho vissuto gli anni più belli della mia carriera, ma andare in un club importante e vincente come la Juve ha reso tutto un po’ più facile».

Saranno fischi?
«Mi auguro di no, Sarri ha dato tanto al Napoli. Ha continuato il percorso di crescita del club, portandolo in alto giocando un calcio bellissimo sia in Italia sia in Europa».

Tra l’altro Sarri ha un nuovo pupillo: Rodrigo Bentancur. Le piace?
«Sì. È un giocatore che ha fatto fatica all’inizio della sua avventura ma ora si sta affermando. Una dinamica che alla Juve è importante. Ha intrapreso un percorso di crescita che lo porterà ad essere un calciatore importante».

Il centrocampo della Juve attuale è vagamente paragonabile a quello della prima Juve di Conte, la sua?
«Credo che quel centrocampo fosse più forte, aveva più geometrie. C’era un giocatore come Pirlo che rimarrà nella storia del calcio, difficile trovarne uno così. Poi avevamo Vidal e Marchisio, due mezzali con caratteristiche che ora la Juve non ha in organico. Certo è che anche i centrocampisti attuali sono molto forti».

In quella mediana c’era anche lei: come è stato il suo rapporto con Conte?
«Schietto e sincero. Mi ha dato dato dal punto di vista tecnico, tattico e umano. Lo stimo».

Come finirà la corsa scudetto?
«Conte all’Inter ha fatto un gran lavoro dal punto di vista mentale, prima ancora che tattico. Per far andare il motore a mille, come dice a lui. Sarà una lotta fino alla fine tra i nerazzurri e la Juve. La Lazio alla lunga potrebbe avere dei problemi perché le seconde linee non sono all’altezza dei titolari».

Si ringrazia Michele Pazienza per la disponibilità e la cortesia mostrate durante questa intervista

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