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Moggi contro Sarri: «Darmi del radiato è facile, non gli auguro quel che è capitato a me»

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Moggi contro Sarri: «Darmi del radiato è facile, non gli auguro quel che è capitato a me». La risposta dell’ex Juve

Continua il botta e risposta a distanza tra Moggi e Sarri dopo la polemica partita nei giorni scorsi. Oggi l’ex direttore generale della Juve ha risposto all’allenatore della Lazio attraverso Libero.

MOGGI – «Caro Sarri, troppo facile infierire su chi ha subito quello che ho subito io. Darmi del radiato è facile per te, più difficile se ti chiedessi di spiegare il perché di tanto, visto che sia nel processo sportivo che in quello ordinario non risultano reati commessi. Capisco che quando le cose non vanno ci si difende lasciano a casa la coscienza. Nonostante ciò ti auguro che non ti capiti mai quello che è capitato a me.

Ti faccio presente che non mi sono mai permesso di dire che la Juventus poteva andare in Serie B e vorrei sapere la fonte di tale affermazione. Addirittura ho ripreso quello che dicesti tu nel periodo bianconero, ovvero che la Juventus “non era allenabile” e ho pensato che non ti fossero stati messi a disposizione giocatori con le caratteristiche necessarie al tuo calcio: per questo ho aggiunto che la Juventus voleva migliorare il gioco prendendo te ma finì per peggiorarlo.

E’ vero invece che prima dell’inizio del campionato dissi che la Lazio non avrebbe ripetuto il secondo posto dell’anno scorso perché avrebbe risentito della mancanza di un leader in campo quale era Milinkovic Savic, ma soprattutto di uno alla scrivania, ovvero Tare. Viste le dichiarazioni recenti del presidente Lotito – che io stimo profondamente perché ha dimosrato la sua competenza con i fatti e non con le chiacchiere – ora, anche a sua difesa, ti ricordo che ha fatto dei sacrifici per metterti a disposizione i giocatori da te richiesti. Non è quindi vero che, come dici, “ho chiesto A e mi hanno dato B”. Potevi dare le dimissioni allora, perché non lo hai fatto? Perché ti lamenti solo ora? La verità è che quando vinci sei un fenomeno, quando perdi la colpa è degli altri, in questo caso di Lotito.

Cerca altre scuse se vuoi distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica dall’andamento zoppicante della squadra da te allenata senza utilizzarmi come parafulmine. E ricordati che in Italia esiste la libertà di espressione e giornalisti – io tale sono – possono esprimere liberamente le loro opinioni».

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