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Montemurro fine umorista australiano: così ha cambiato e vinto la Supercoppa. «Ma prima informatevi»

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Montemurro fine umorista australiano: così ha cambiato la Juventus Women e vinto la Supercoppa. «Ma prima informatevi»

Melbourne, Vinovo, Francoforte, Biella, Miami, Dubai, Cremona: la stagione della Juventus Women sul mappamondo è un casino. Joseph Adrian Montemurro, figlio di migranti e appassionato delle vacanze organizzate dalla moglie, ha i viaggi nel DNA. La stagione scorsa riduceva provocatoriamente il sorteggio Champions a un pretesto turistico: «Non sono ancora stato in quella città…». Quest’anno in assenza di tratte schedulate dall’Uefa, si è accontentato di volare con la fantasia. «Il ritiro a Biella? Avevo detto alla società di andare a Dubai per prendere il sole…», ha detto ironizzando prima della Supercoppa. Si suppone che lo humour in Australia abbia canoni diversi da quelli nostrani. È una battuta che gli si sarebbe ritorta contro avesse perso. Alla fine se ne è andato da Cremona senza abbronzatura ma con i capelli imbevuti dallo spumante: e allora si può abbozzare un sorriso, l’umorismo in fondo è una questione di tempismo.

Contro la Roma è stato estremamente bravo e acuto nelle scelte e nel piano gara. Ha preferito Sembrant (brillante in ritiro) a Salvai (acciaccata), ha schierato titolare Garbino in compresenza del totem Gunnarsdottir: due mosse impreviste e vincenti. Soprattutto ha abbassato il baricentro di 20 metri lasciando la costruzione a Spugna, privato però della profondità dietro ai difensori. La Roma senza lancio lungo e duelli a campo aperto è una squadra meno forte, lo aveva dimostrato la gara di Champions col PSG. Joe ha insomma imparato dagli errori dell’ultimo confronto diretto, ha corretto e impartito una batosta alla rivale per lo scudetto che è sempre a +6 ma ora ha qualche certezza in meno e qualche problema di spogliatoio in più. Chissà… A Vinovo sono convinti si possa ancora fare.

La Juventus Women sta cambiando pelle: domenica era senza Girelli, Gama, Rosucci, Bonansea, Salvai ed ha vinto lo stesso. Un ciclo sta gradualmente e inevitabilmente finendo: il ricambio c’è già e va valorizzato. JM ora sarà chiamato ad abbracciare la novità Echegini che secondo qualcuno può addirittura rifare le carte al campionato. In generale le indicazioni di campo stanno suggerendo una rispettosa sovversione delle gerarchie che sino a pochi giorni fa Joe pareva far fatica ad assecondare. Ha cambiato ed ha vinto il primo trofeo stagionale in faccia a pronostici, disfattismi e critiche. Con quelle continua ad avere un rapporto difficoltoso anche dopo un trionfo: «Prima bisogna informarsi». Ancora humour? A Francoforte probabilmente non tornerà per le vacanze.

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