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Montero: «Allegri capisce i campioni. Tutte le mie espulsioni? Immeritate»
L’ex difensore della Juventus parla dei bianconeri tra passato e presente. L’intervista di Paolo Montero
Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Paolo Montero è tornato a parlare di Juventus, tra analisi attuali e ricordi passati.
FINALI PERSE – «Col Real Madrid l’ho rivista di recente in tv: avevamo meritato. Col Milan era stata una partita da 0-0 mentre col Borussia potevamo segnare e abbiamo preso un gol in contropiede».
CHAMPIONS – «Per me questo può essere l’anno giusto. Se prendi uno come Ronaldo che l’ha vinta cinque volte… Magari porta anche un po’ fortuna».
NUOVO MONTERO – «Non mi piacciono i paragoni ma nessuno di loro mi somiglia. I difensori della Juventus d’oggi sono diversi da me. Sono dei fuoriclasse. Sono veloci, più alti, dotati tecnicamente e fanno gol».
ALLEGRI – «È un fenomeno, è un grande gestore di gruppo, ha personalità e carisma, capisce i campioni».
LIPPI E ANCELOTTI – «Sono sinceri, persone leali. Da gente così accetti tutto. Mi piace il modo di intendere il calcio che ha avuto Mondonico all’Atalanta, quello di Menotti, Lippi e Ancelotti. Un calcio propositivo che cerca la vittoria, anche se poi arriva la sconfitta. Senza attesa».
ZIDANE – «Lo sento spesso, via WhatsApp. Non parliamo molto di calcio, lo tiro un po’ su quando le cose non vanno bene, per il resto parliamo delle nostre famiglie, dei bambini. Cosa farà lui ora? Questo non lo so».
CARTELLINI ROSSI – «Prima c’era un’altra regola per il fallo da ultimo uomo, io giocavo da libero. Dunque c’era più possibilità di prendere il rosso. Poi ci sono stati altri episodi, quando prendevo la maglia, a volte per un pugno. Quando la partita diventava aggressiva, finivo nel mirino degli arbitri perché avevo ormai una certa fama… Sa cosa le dico? Di quelle espulsioni ne avrò meritate al massimo 8 o 9. Non ho rimpianti».