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Montero: «Derby? Sono sfide che non vanno preparate. Sono felice di essere alla Juve»
Paolo Montero, allenatore della Juve Primavera, ha parlato così alla vigilia del match contro il Torino. Le parole
La Primavera bianconera si avvicina al rush finale della stagione, con LA partita più importante alle porte: il Derby, in programma il 29 aprile. Ecco le parole di Paolo Montero ai canali ufficiali bianconeri:
PAROLE – «Vogliamo concludere la stagione nel migliore dei modi, cominciando dal Derby, che vogliamo vincere. I ragazzi sanno come ci si avvicina a questa partita, sono sfide che non vanno nemmeno preparate: i giocatori sono intelligenti, sanno capire e cogliere i momenti importanti, e in certi casi non è necessario dire niente».
PERCORSO – «Noi siamo molto soddisfatti, come staff, del percorso che hanno fatto questi ragazzi, soprattutto dal punto di vista della personalità. Non ci siamo qualificati ai Playoff, ma lo mettevamo in conto: abbiamo sempre giocato con una squadra molto giovane, in tante partite avevamo 12-13 anni in meno rispetto all’undici dei nostri avversari. Siamo stati anche severi con loro, ma devo dire che i ragazzi sono stati bravi, dimostrandolo molto spesso proprio contro le squadre più forti, facendo sempre buone prestazioni. Loro hanno capito che confrontarsi contro le squadre migliori ti fa capire a che punto sei e quanto devi migliorare».
LA STRADA DELLA FATICA – «Un altro concetto che credo abbiano fatto loro è quello dello sforzo e della fatica: quando si vuole arrivare a certi livelli non c’è un’altra strada da percorrere. Se guardo indietro vedo in loro una grande crescita, soprattutto quella mentale, perché solo con la tecnica non si va da nessuna parte. Sono davvero ragazzi molto giovani, molti non hanno nemmeno ancora la patente, quindi bisogna saperli aspettare, con equilibrio ma tutti noi siamo orgogliosi di loro, del percorso che stanno facendo».
VERSO NUOVE ESPERIENZE – «Il prossimo anno speriamo di giocare la Youth League, e di rivivere le esperienze dello scorso anno: vedono la Prima Squadra, viaggiano con loro, è qualcosa di grande, che ci permette di confrontarci anche con le grandi squadre in Europa: per loro potrebbe essere davvero un’esperienza bellissima, e speriamo che, se parteciperemo, se la godano fino in fondo».
VINOVO:CASA – «Io sono felice ogni volta che entro qua. Sono felice di essere alla Juve, e di essere tornato dopo 17 anni, amo questi colori e amo Torino, in questo posto si respira calcio e abbiamo la possibilità di veder crescere questi ragazzi come se fossero nostri figli. Siamo una famiglia e questa è la nostra casa»