Hanno Detto
Montero: «Vittoria di gruppo, abbiamo saputo soffrire»
Montero: «Vittoria di gruppo, abbiamo saputo soffrire». Le parole dell’allenatore della Juve Primavera dopo il 3-2 all’Atalanta
(Luca Fioretti inviato all’Ale&Ricky di Vinovo) – Montero ha parlato dopo la vittoria per 3-2 della sua Juve Primavera contro l’Atalanta.
L’IMPORTANZA DELLA VITTORIA – «L’importanza è che abbiamo giocato con un avversario che alla mia epica quando ero a Bergamo aveva uno dei migliori settori giovanili d’Europa. Per questo do più valore a questa vittoria. Rispetto al gioco, abbiamo meritato di vincere. Togliendo il rigore, non abbiamo creato tanto come le altre volte. Continuiamo in questo processo per cercare di migliorare. Abbiamo tanta qualità».
MAGGIORE SODDISFAZIONE – «Quello che più mi lascia contento di questa vittoria è il comportamento del gruppo che mi hanno insegnato qua. Il gruppo è fondamentale nei momenti difficili. Giocando con questi giocatori di livello puoi avere momenti di difficoltà nei 90 minuti. Li abbiamo avuti e abbiamo avuto soffrire. Poi a livello tecnico abbiamo giocatori che fanno la differenza e l’hanno dimostrato».
COSA NON E’ PIACIUTO – «Io sono contento, è ovvio che sempre dobbiamo migliorare in certe situazioni. Soprattutto quando prendi gol da palla ferma che fa la differenza nel calcio mondiale. Dobbiamo stare attenti su questa situazione sapendo contro chi giochi. Però poi la vittoria è una vittoria di gruppo. Quando si vince così sapendo soffrire, non bisogna mai togliere merito all’avversario».
INDICAZIONI SUL GRUPPO – «E’ un gruppo di ragazzi eccezionale. Devono sapere convivere con tutto quello che si sta vivendo a livello globale che nella mia epoca non esisteva, la rete sociale, l’informazione, la comunicazione. C’è un intorno diverso rispetto ai calciatori. Oggi un giocatore di Serie A ai livelli della Juventus è una mini impresa, una mini fabbrica. Oggi è più facile 90 minuti per tutto l’intorno che si muove nel calcio per i ragazzi. Noi come adulti e allenatori che li vedono da fuori, dobbiamo aiutarli a crescere».
MANCINI – «Giocava in Serie B, non so se è un passo indietro…Qua sei alla Juventus. Magari oggi sei in Primavera, tra sei mesi in Under 23 e tra un anno in prima squadra. Dipende da lui, le qualità le ha. C’è una bella combinazione, ci sono 2005, 2004, poi giocatori referenti come Citi e Pisapia che aiutano i ragazzi nello spogliatoio, sia dentro il campo di Vinovo che fuori. C’è un bel misto, si sta formando un gruppo bellissimo che è nostro dovere. L’obiettivo più importante del mio staff è che loro passino il meno possibile in Primavera e arrivino in Under 23 e prima squadra».
LIVELLO DEL CAMPIONATO PRIMAVERA – «Ottimo livello, me l’avevano detto. Quando ero alla Sambenedettese guardavo le partite su Sportitalia. Si vede che è un campionato competitivo, molto competitivo».