Juventus Next Gen

Montero: «Promozione? Alla Juve devi cercare di vincere tutte le partite, ma abbiamo anche un altro obiettivo»

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Paolo Montero, allenatore della Juventus Next Gen, ha parlato così dopo la sconfitta subita nel match contro il Giugliano: le sue dichiarazioni

Paolo Montero, tecnico della Juventus Next Gen, ha così parlato in conferenza stampa dopo la sfida contro il Giugliano.

COME STA IL GRUPPO – «Ci sono da formare delle squadre, ci sono giocatori che vanno in prestito o salgono in prima squadra. Bisogna quindi formare il gruppo, i rapporti, devono conoscersi umanamente e calcisticamente. Piano piano si stanno rendendo conto di cosa vuol dire questo girone qui. I più grandi, che hanno giocato per un po’, stanno parlando tanto per far capire agli altri cosa vuol dire giocare al Sud Italia. Un calcio simile a quello che giocavo io, più di contatto. Il girone più importante, il girone più bello per farli crescere in fretta. Devono crescere velocemente».

CHE SQUADRA E’ IL GIUGLIANO – «Non da salvezza, andranno tranquillamente ai playoff. Sono una squadra forte che cerca di fare un bel calcio. Ogni tanto riesce, ogni tanto no. Lo stimolo è quello di giocare ed è una squadra che mi piace».

BERTOTTO – «E’ stato un piacere rivederlo. Quando sono andato via dall’Italia nel 2005 non lo avevo più visto. Quando si ritrovano giocatori quell’epoca lì fa sempre piacere».

OBIETTIVO DELLA JUVE – «La promozione non lo so, sono parole… Le prime 8/9 sono le favorite per i playoff. Crescere con i ragazzi per andare in prima squadra è un obiettivo, poi quello di arrivare il più in alto possibile. Devi cercare di vincere tutte le partite, sapendo che ci sono squadre forti e puoi perdere, ma l’importante è fare la partita. Tutto serve da esperienza. Anche il ragazzo che hanno buttato fuori deve capire che non può passare una palla così. Sono cose che servono per imparare. Montero non avrebbe sbagliato? No io ho sbagliato molto di più. Lui arriva da un altro paese. Noi siamo simili a voi».

RAGAZZI IN PRIMA SQUADRA – «Thiago non sta chiamando i nostri giocatori, gli altri che sono in prima squadra non scendono per fortuna. Ogni tanto sono mancati dei giocatori, Poli sta tornando da un infortunio, Pedro è importante e si era fatto male. Non lo abbiamo rischiato».

NERVOSISMO FINALE – «Le risse ci sono quando c’è una manata o un pugno. Quelle sono cose del calcio vecchio stampo».

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