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Morata: «Real-Juve? Lucas Vazquez mi ha detto che era rigore, mi fido di lui»
Ai microfoni di Marca, Morata parla della sua difficile stagione al Chelsea, di Mondiale e di Real Madrid-Juventus
È stata una stagione travagliata quella di Alvaro Morata. Andato via dal Real Madrid per trovare più spazio, anche al Chelsea lo spagnolo è stato scavalcato dalle gerarchie offensive. Queste le sue parole ai microfoni di Marca.
STAGIONE TRAVAGLIATA – «All’inizio è stato grandioso: tutti mi amavano, facevo gol. Adesso è diverso. La gente mi incontra per strada e mi dice certe cose non sapendo ciò che ho passato. Volevo continuare a giocare per segnare, ma non potevo per il mio infortunio. È stato un periodo molto sfortunato. Prima del West Ham mi hanno detto che sarei diventato padre, avrei voluto giocare ma non riuscivo a muovermi. Volevo scendere in campo a tutti i costi per dedicare un gol ai miei figli. Da lì in poi tutto andò storto. La mia voglia di scendere in campo mi ha tradito. Sono tornato a giocare una partita di Coppa, mi sentivo bene ma poi all’improvviso un’altra ricaduta. È stato un anno molto complicato».
SOGNO MONDIALE – «È molto difficile, ma ci spero. Lopetegui mi conosce e sa cosa posso fare. Se avessi fatto 30 gol in stagione sarei stato convocato sicuramente. Lotterò comunque per guadagnarmi un posto fino all’ultimo giorno».
REAL MADRID-JUVENTUS – «In Champions, essendo eliminato il Chelsea, tifo Real Madrid. Il rigore? Avendo giocato in entrambe le squadre mi viene difficile parlarne, provo dei sentimenti contrastanti. Ho parlato con Lucas Vazquez, mi ha assicurato che era rigore: è un amico, mi fido di lui».