Mutti: «Non è ancora la vera Juve. Vlahovic migliorerà»
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Mutti: «NON è ancora la VERA Juve. Vlahovic MIGLIORERA’ con QUESTO contesto e su Douglas Luiz ho una CERTEZZA» – ESCLUSIVA

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Bortolo Mutti, in esclusiva per Juventusnews24, ha così analizzato alcuni temi di attualità in casa bianconera: le sue dichiarazioni

Terzo 0-0 di fila per la Juve, che anche contro il Napoli non riesce a trovare la via del gol. Piovono critiche all’indirizzo di Dusan Vlahovic e sul gioco espresso dalla squadra di Thiago Motta. Di questo, e non solo, ha parlato in esclusiva per Juventusnews24 l’allenatore Bortolo Mutti.

Dopo aver visto Juve-Napoli il pareggio è, secondo lei, il risultato più giusto?

«Da parte della Juve è stata una gestione della partita buona, ai punti ha fatto forse qualcosa di più, però guardando le occasioni che ci sono state nel complesso mi sembra il risultato più giusto».

Secondo lei Antonio Conte può essere più soddisfatto di Thiago Motta?

«Conte può essere più soddisfatto, giocare a Torino è sempre problematico e per il Napoli è stata una verifica importante visto il calendario che ha avuto. Era il primo test di grande livello e la partita conferma che Conte l’ha ben orchestrata. Questo credo lo tenga in considerazione».

Vlahovic ancora a secco. E’ l’attaccante giusto per il gioco di Thiago Motta?

«Vlahovic è un grande attaccante e le aspettative su di lui sono tante. Pesano magari, lo vedi, lo noti che ha quell’ansia di voler essere protagonista dell’attacco. Anche le cose semplici gli riescono male, ma in un altro contesto andrà migliorando. C’è un progetto nuovo, deve stare tranquillo, così come devono essere tranquilli i tifosi. Il tasso tecnico della Juve attorno a Vlahovic è molto importante e anche lui ne trarrà beneficio. Chiaro che non debba pesare tutto sulle spalle del numero 9, ci sono altri giocatori che devono prendersi responsabilità diverse».

Tre gare consecutive, tre 0-0 in campionato. Come si spiega questa sterilità in zona gol?

«Tre gare senza far gol fanno un po’ storcere il naso, non siamo abituati a questa sterilità da parte della Juve. Ma ricordiamoci che c’è un progetto composto da tanti giovani, che deve quindi ancora svilupparsi».

Altro oggetto misterioso fin qui è Douglas Luiz. Che idea si è fatto della sua situazione?

«Ancora non lo abbiamo visto a tempo pieno e una sola titolarità è la nota, non dico dolente, ma che lascia curiosità. Tutti vorremmo vedere una Juve ancora più offensiva, con Koopmeiners e Douglas titolari, ma è chiaro che poi devi mantenere gli equilibri. Thiago Motta lo sa bene. E’ arrivato in un campionato nuovo, con metodi di lavoro diversi, diamogli i suoi tempi. Il valore del giocatore non si discute».

Secondo lei pesa la cessione di Chiesa? Nei big match, fin qui, gli esterni hanno faticato a fare la differenza.

«Ci sono Nico Gonzalez, Weah e Yildiz, non vedo carenza di qualità sugli esterni. Poi bisogna vedere anche gli equilibri e le idee del mister, ma ancora non si è vista la vera Juve. Non bisogna rimpiangere le scelte fatte, Chiesa alla Juve aveva fatto bene ma non aveva spaccato come prometteva. Con un progetto nuovo certe scelte vanno fatte, anche se dolorose, ma non devono mai lasciare scorie».

Come vede la lotta Scudetto? Le grandi fin qui faticano a tenere un ritmo costante.

«E’ un libro da leggere sicuramente. Le prime pagine effettivamente, vedendo il Torino davanti, prima l’Udinese, il tonfo dell’Inter fanno scalpore. Ci sono situazioni che non hanno preso il sopravvento, si sono un po’ smarrite. Per me comunque se lo giocano le solite tre o quattro, ma non escluderei neanche l’Atalanta in questo momento. Ha un organico forte e potrebbe inserirsi anche in maniera decisa. L’Inter comunque ha una rosa molto profonda e solida, supererà il momento. Ha pagato probabilmente anche le fatiche della gara di Champions».

La Nazionale ha già ritrovato la retta via dopo il flop dell’Europeo?

«L’Italia sicuramente è una buona Nazionale, ha un gruppo di ragazzi di buona struttura, ma mancano veri leader secondo me. Andrà in crescendo, però non vedo quei valori che a volte spaccano i campionati a livello internazionale. Abbiamo un buon gruppo, magari ha trovato in queste partite più solidità, però c’è tanto da lavorare, perchè questi sono i nostri moschettieri. Spalletti deve valorizzare al massimo il materiale a sua disposizione, perchè ormai le big hanno una situazione compromessa a livello di titolarità di italiani».

Si ringrazia Bortolo Mutti per la cortesia e la disponibilità dimostrate nel corso di questa intervista

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