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Nantes Juve: le tre cose che non hai notato
Nantes Juve: le tre cose che non hai notato del match dello Stade de la Beaujoire. Gli episodi sfuggiti all’attenzione dei più
Nantes Juve: le tre cose che non hai notato.
1. Vlahovic vicino alla sua Juve, anche dalla panchina
È stata la sorpresa più grande tra le scelte di Massimiliano Allegri per questo Nantes Juve: fuori Dusan Vlahovic, dentro Moise Kean. L’attaccante serbo, reduce da tre gol nelle ultime quattro partite, ha cominciato dalla panchina la sua notte allo Stade de la Beaujoire, raccogliendo poi 26′ nel secondo tempo proprio al posto di Kean. Ma Dusan ha voluto far sentire la sua vicinanza alla squadra per questa importantissima sfida: prima dell’ingresso in campo dei giocatori, ancora nel tunnel, il classe 2000 ha caricato e abbracciato ad uno ad uno i suoi compagni di squadra. Come una finale aveva dichiarato Allegri, il gruppo conosceva l’importanza fondamentale di questa notte: e si è percepito anche da questi gesti.
2. Di Maria lascia a bocca aperta anche Allegri
Difficile, anzi impossibile, non rimanere ammaliati dalla prodezza di Angel Di Maria che è valsa l’1-0 della Juventus. Un sinistro a giro di chi osa, di chi vede qualcosa che gli altri non possono vedere, di chi ha il DNA del fuoriclasse. Perla del Fideo che ha stupito proprio tutti, persino Max Allegri in panchina: espressione chiara, ben delineata, significativa quella dell’allenatore bianconero. Una reazione che ha riportato alla memoria quella che fece dopo la straordinaria rete di Cristiano Ronaldo il 7 novembre 2018 in Juventus-Manchester United.
3. Fair-play Kombouaré a fine partita
Juventus che si è divertita e ha divertito i tifosi allo Stade de la Beaujoire, segnando tre reti e ipotecando il passaggio agli ottavi di Europa League. Squadra convincente, solida, più cinica rispetto all’andata e sorretta sulle spalle dal suo fuoriclasse Di Maria. Un 3-0 che non ha lasciato spazio a repliche, ma solo ai complimenti. Come quello dell’allenatore avversario, Antoine Kombouaré, che prima di avviarsi nel tunnel degli spogliatoi a fine partita ha sollevato il pollice verso la panchina bianconera, in un gesto di fair-play dopo il successo e la qualificazione.