Hanno Detto
Nazionale spagnola, le calciatrici: «Non giocheremo più». Ecco il comunicato
Nazionale spagnola, le giocatrici: «Non giocheremo più». Ecco il comunicato da parte delle calciatrici
Dura risposta da parte delle calciatrici della Nazionale spagnola dopo quanto successo tra il Presidente della Federcalcio spagnola Rubiales e la giocatrice Hermoso. Le dichiarazioni del Presidente di non voler dimettersi hanno alimentato altrettante polemiche a cui è seguito il comunicato da parte delle calciatrici, firmato da venti ragazze fresche di titolo Mondiale e altre 23 calciatrici spagnole.
COMUNICATO – «A seguito dei fatti accaduti questa mattina e vista la perplessità sul discorso pronunciato dal presidente della Federcalcio spagnola, Luis Manuel Rubiales Béjar, le giocatrici della Nazionale maggiore, campioni del mondo, sostengono Jennifer Hermoso e vogliono esprimere la loro ferma e assoluta condanna per i comportamenti che hanno violato la dignità delle donne. Alla luce delle dichiarazioni del presidente della Federcalcio spagnola, Jennifer Hermoso nega decisamente di aver dato il consenso al bacio che Rubiales Béjar le ha dato dopo la finale dei Mondiale. Vogliamo sottolineare che nessuna donna dovrebbe sentire il bisogno di rispondere alle immagini forti che il mondo intero ha visto e, naturalmente, non dovrebbe essere coinvolta in atteggiamenti non consensuali. Ci aspettiamo risposte forti da parte dei poteri pubblici affinché azioni come quelle contenute non restino impunite. Vogliamo concludere chiedendo reali cambiamenti, sia sportivi che strutturali, che aiutino la Nazionale a continuare a crescere, per trasferire questo grande successo alle generazioni successive. Ci riempie di tristezza che un evento così inaccettabile riesca a offuscare il più grande successo sportivo del calcio femminile spagnolo. Dopo tutto quello che è successo durante i Mondiali femminili, ci teniamo a precisare che tutte le giocatrici che firmano questa lettera non torneranno a giocare in Nazionale se l’attuale presidente resterà in carica».