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Nedved Juve, il 5 luglio 2001 il primo giorno della Furia Ceca in bianconero! Il RICORDO del club 

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La Juve ha ricordato che il 5 luglio 2001 Pavel Nedved vive il suo primo giorno da giocatore bianconero

La Juve, tramite il suo sito internet, ha ricordato che il 5 luglio 2001 Pavel Nedved vive il suo primo giorno da giocatore bianconero.

COMUNICATO – «5 luglio 2001.

Partito Zinedine Zidane, la nuova Juventus che stava nascendo in quell’estate – e che ha già gettato le fondamenta sia tra i pali che in difesa – trova in Pavel Nedved il giocatore giusto per garantirsi il necessario cambio di passo dal centrocampo in su.

Un acquisto da 75 miliardi di lire, di quelli che sconvolgevano ogni anno gli scenari in una Serie A piena di talento e con tante squadre a caccia della conquista dello Scudetto.

Nonostante l’abbondanza e la qualità delle rose però, di campioni come Nedved in giro se ne vedevano davvero pochi – come dimostrerà poi nel corso della sua carriera in bianconero, raggiungendo ogni genere di traguardo personale e di squadra.

In quelle giornate convulse, in cui i tifosi biancocelesti puntavano il dito contro la proprietà della squadra romana per una cessione a loro avviso sbagliata, fu lo stesso Nedved a prendere parola e a sottolineare: «Ho scelto io la Juventus, perché so che in bianconero posso vincere tutto. E mi assumo in pieno la responsabilità di questa scelta».

La prima di una lunga serie di momenti in cui il talento ceco ha deciso di esporsi in prima persona, di metterci la faccia, riuscendo spesso e volentieri ad andare oltre il ruolo di semplice “calciatore” di cui in molti si accontentano in campo.

Non che il giocatore non lo sapesse fare, anzi: nel frattempo Nedved è diventato lo straniero ad aver collezionato il maggior numero di presenze in maglia bianconera – 327, raggiunto proprio nell’ultima di campionato di questa stagione da Alex Sandro – aggiungendo anche 65 reti al suo bottino personale, oltre a una grinta e a una determinazione che restano (al di là del talento) il vero motore e spinta di un Pallone d’Oro diverso dagli altri.

Real Madrid o Rimini, per Pavel non ha mai fatto alcuna differenza: l’importante era sempre garantire il massimo contributo per sé e per la squadra.

Una grande storia di calcio (e non solo) iniziata 23 anni fa».

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