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Ora Juve-Toro: la Coppa Italia per far capire chi comanda a Torino
Ora Juve-Toro, altra occasione per dimostrare chi comanda a Torino: ai quarti di finale senza pietà per i cugini granata
Non c’è bisogno di far capire chi comanda a Torino, perché per questo bastano i numeri. Freddi, ma perfetti per spiegare la differenza fra le due squadre della città della Mole, che in Coppa Italia sono pronte a darsi battaglia. Juve-Toro sarà l’ennesima occasione per dimostrare che i colori bianconeri, alla fine, hanno sempre la meglio. Prevalgono in ogni occasione. E non c’è storia, non c’è pietà, nemmeno per i tenerissimi cugini granata già spazzati via in campionato all’Allianz Stadium. La squadra di Sinisa Mihajlovic, capace di espugnare l’Olimpico di Roma, non fa paura a nessuno. A settembre i granata hanno dimostrato tutte le fragilità possibili e immaginabili, che nei derby vengono esaltate a dismisura. Perché questa stracittadina è soprattutto la loro stracittadina. Mentre per la Juve, per questa Juve così autorevole, il Toro è soltanto una delicata pratica da sbrigare senza spargimenti di sangue. E magari anche con un pizzico di oculato turnover, ma a questo ci pensa il professor Allegri.
Già, il professor Allegri, che ha saputo gestire anche Paulo Dybala. La Joya ha ritrovato il gol in Coppa Italia, contro un Genoa troppo timido per intimorire l’argentino. Max gli ha concesso la chance per sbloccarsi dal punto di vista psicologico e lui ci è riuscito, dimostrando al mondo intero di essere già uno straordinario campione. Non esiste crisi per i fenomeni come lui. E poi c’è la forza di una panchina che quest’anno per la Juve è un vero valore aggiunto. Marchisio è tornato ad esprimersi sopra le righe, Sturaro ha dimostrato di essere ancora un ottimo rincalzo, Rugani ha dato le solite certezze e Bernardeschi ha fatto capire che l’investimento estivo della società ha avuto un senso. Questa Juve, così spietata e cinica, deve essere la stessa sabato contro la Roma. E deve rimanere tale a Verona e nel derby contro il Toro. Anche la Coppa Italia non si butta via. Pazienza se la supremazia bianconera calpesterà i sogni di gloria granata.