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Orsi: «L’errore della Juve con Sarri. Milinkovic ha una priorità»- ESCLUSIVA
La redazione di Juventusnews24.com ha intervistato in esclusiva Fernando Orsi, ex portiere della Lazio, per analizzare la sfida dell’Olimpico tra i biancocelesti e la Juve
Match di cartello questo pomeriggio all’Olimpico, dove la Lazio ospita la Juventus nell’anticipo della 13° giornata del campionato di Serie A. Un incrocio di fondamentale importanza per entrambe le squadre, con Allegri che sfida l’ex della contesa Sarri in panchina. Per analizzare il match tra biancocelesti e bianconeri, la redazione di Juventusnews24.com ha intervistato in esclusiva Fernando Orsi, ex portiere della Lazio e attuale commentatore tecnico per Sky Sport.
Chi non può sbagliare nella partita dell’Olimpico?
«Entrambe hanno bisogno di punti e cercheranno di superarsi. Alla Juventus mancano dei giocatori, ma l’assenza più grave per me resterebbe quella di Immobile se non dovesse recuperare perché è un elemento insostituibile nello scacchiere di Sarri. I bianconeri hanno invece un organico superiore e riescono a sopperire alle varie assenze. Al momento la Lazio sta un po’ meglio, Sarri sta cercando di trovare nuove soluzioni dopo il cambio di assetto tattico. La Juve ha vinto le ultime due gare però convince meno. Prevedo una partita equilibrata».
Si aspetta qualche sorpresa da Sarri?
«Sarri ha provato Pedro al posto di Immobile come finto centravanti. La soluzione primaria è quella se dovesse essere in condizione di scendere in campo. Senza Pedro, allora, potrebbe esserci un‘opportunità per Muriqi che finora ha trovato poco spazio. Sarri non cambierà molto rispetto alle ultime uscire, l’unica variabile sarà su chi dovesse sostituire Immobile al centro dell’attacco».
Chi può decidere le sorti della sfida?
«Non ci sarà Dybala che è un campione che da solo può vincere le partite. Quindi, Allegri cercherà di sfruttare gli spunti di Chiesa che può far male alla difesa della Lazio quando punta l’uomo. Dall’altra parte, se mancherà Immobile, Milinkovic e Luis Alberto sono due giocatori che ti possono dare quel qualcosa in più con assist e accelerazioni. Alla fine sono sempre i grandi calciatori che determinano le gare importanti».
Sarri è l’uomo giusto per il dopo Inzaghi? Cosa non ha funzionato sulla panchina della Juve?
«La Lazio ha fatto una scelta giusta dopo i quattro anni e mezzo di Inzaghi, dove comunque si erano vinti dei trofei e conquistato la qualificazione in Champions League. Non era facile sostituire il tecnico piacentino, Lotito ha scelto Sarri per cambiare mentalità e cultura di gioco dando un segnale importante dopo l’uscita di Inzaghi. Sarri sta facendo discretamente bene, ha incontrato qualche difficoltà all’inizio nel cambio tattico, però è un allenatore bravo e capace. Non lo so se ha sbagliato qualcosa alla Juve o cosa non è andato. Ha pur vinto uno scudetto… Lui è sicuramente un tecnico di campo mentre lì forse serviva una gestione differente con i grandi campioni. A mio avviso, però, l’errore con Sarri è stato quello di non dargli la possibilità di avere il tempo necessario per poter dare la sua impronta di calcio alla Juventus. In due anni ha vinto Europa League e scudetto con Chelsea e Juve, non due squadre qualunque: magari qualcosa ha sbagliato ma mica tanto…».
Si aspettava una Juve così deludente in campionato? Cos’è mancato finora ad Allegri per incidere al suo ritorno in bianconero?
«In campionato la Juventus può recuperare terreno, anche se i distacchi al vertice della classifica sono abbastanza grandi. Vista la situazione l’obiettivo adesso è diventato quello di entrare tra le prime quattro e conquistare l’accesso alla Champions. Da Allegri sinceramente mi aspettavo qualcosa in più e anche lo stesso allenatore credo pretendesse di più da se stesso. Ci sono delle problematiche evidenti alla Juve, soprattutto in attacco e a centrocampo, sottolineate peraltro anche dallo stesso Allegri. E’ un momento di costruzione dopo tanti anni di successi, ma è ovvio che nessuno si aspettava una Juventus già fuori dalla lotta scudetto dopo appena 13 giornate. Anche se Allegri è un tecnico che conosce molto bene l’ambiente, quando si cambia l’allenatore non è mai facile perché anche i valori tecnici della rosa cambiano rispetto al passato e anche a lui serve il tempo per tirare fuori il meglio dai giocatori che ha a disposizione. E’ indubbio, comunque, che la Juventus avrebbe bisogno di qualcosa sul mercato per essere più incisiva».
Dei protagonisti più attesi, Milinkovic è da sempre un pupillo di Allegri e della Juventus…
«Milinkovic sta facendo benissimo a Roma e Lotito non ha molta intenzione di cederlo. E’ ovvio che farebbe comodo alla Juventus in mezzo al campo, così come a qualsiasi altra squadra. Ma in questo momento alla Lazio sta dando il meglio di sé, è cresciuto e continuerà ancora a migliorare. Ha conquistato anche il Mondiale con la Serbia ed è diventato nel corso degli anni un calciatore di livello internazionale. E’ sempre stato il valore aggiunto della Lazio e secondo me è molto difficile che possa cambiare squadra».
Anche Luis Alberto è stato spesso accostato alla Juve sul mercato: il suo futuro sarà ancora alla Lazio malgrado qualche incomprensione con Sarri?
«Almeno per quest’anno credo che non si muova. Magari con Sarri all’inizio ha avuto qualche difficoltà a livello tattico, però poi i grandi giocatori ci mettono poco ad adattarsi e riescono a capire quelli che sono i dettami tattici di un allenatore. Nelle ultime partite ha giocato titolare, sta facendo bene e penso che sia contento di rimanere in una squadra che con Sarri ha un progetto ambizioso a lunga scadenza e dove può avere un futuro. Luis Alberto sarà un elemento importante per la Lazio: poi sappiamo che nel mercato si creano tante situazioni diverse e che si possono aprire degli scenari inimmaginabili fino a poco tempo prima. Ma in questo momento sia per Milinkovic che per Luis Alberto la voglia e la priorità sono quelle di restare alla Lazio».
Si ringrazia Fernando Orsi per la gentile e cortese disponibilità concessa durante questa intervista