Padovano: «Thiago Motta ha le IDEE CHIARE, curioso di vedere la nuova Juve all'opera. Sul mercato...» - ESCLUSIVA
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Padovano: «Thiago Motta ha le IDEE CHIARE, curioso di vedere la nuova Juve all’opera. Sul mercato…» – ESCLUSIVA

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Michele Padovano, ex attaccante bianconero, ha così parlato in esclusiva a Juventusnews24: ecco le sue dichiarazioni

Mentre la squadra è in Germania al lavoro agli ordini di Thiago Motta, il calciomercato Juve entra nel vivo. Giuntoli ha l’obiettivo di rinforzare ulteriormente una squadra che, nella prossima stagione, dovrà puntare a fare meglio di quanto fatto nell’annata 2023/24. Di questo e non solo ha parlato, in esclusiva per Juventusnews24, l’ex attaccante bianconero Michele Padovano.

Scelta giusta puntare su Thiago Motta per il dopo Allegri?

«Sono innamorato di Conte, lui era una certezza e lo è. Thiago Motta però si è conquistato una grande squadra da allenare, ha fatto molto bene a La Spezia e a Bologna e sono curioso di cosa farà ora alla Juve, ma credo sia pronto per certi livelli».

Secondo lei sarà capace di replicare quanto fatto a Bologna considerando anche la differenza di aspettative?

«Certo ora le aspettative sono molto alte, allenare il Bologna è una cosa e allenare la Juve un’altra, ma ha le idee chiare ed è stato molto bravo nelle dichiarazioni. Ha detto che nelle grandi squadre si deve vincere e questo mi è piaciuto molto».

Quale acquisto fatto fino ad ora la incuriosisce di più?

«Il centrocampo è stato rivoluzionato completamente, sono profili interessanti tutti quelli presi. Douglas è un giocatore che conosco, un giocatore forte che fa tutte e due le fasi e ha ottime qualità. Però non dimentico che la maglietta della Juve è una maglietta molto pesante e lo si capisce solo quando si arriva ad indossarla».

Con l’eventuale acquisto di Koopmeiners quanto si ridurrebbe il gap con l’Inter?

«Sicuramente si ridurrebbe notevolmente, come ha detto anche Thiago la Juve deve vincere e i tifosi sono abituati bene a questo. La storia dice che si lotta per i primi posti e non si può, come sentito spesso negli altri anni, pensare che vada bene un terzo o un quarto posto. Si deve provare a vincere e sono molto curioso di vedere all’opera il duo Giuntoli-Motta».

E’ stato giusto secondo lei separarsi da Rabiot?

«Non entro nel merito delle scelte, i dirigenti sanno meglio di chiunque come muoversi. Posso però dire che a me piaceva molto, è un calciatore forte, ma se hanno deciso così è la soluzione più adeguata. Ripeto, sono curioso di vedere questa nuova Juve all’opera, Giuntoli lo scorso anno non ha operato perchè si è trovato una squadra già fatta, mentre ora si vede un movimento che permetterà alla squadra di lottare per traguardi importanti».

A chi rinuncerebbe tra Soulé e Chiesa?

«Chiesa è un giocatore forte, mi piace, punta e fa la differenza, strappa molto anche se negli ultimi anni questo non si è mai visto. Qualitativamente è un giocatore interessante, ma non mi stupirei se alla fine dovesse partire proprio lui, o magari tutti e due».

Potrà essere questo l’anno dell’esplosione di Vlahovic?

«Dico solo che lo scorso anno, in condizioni critiche per non dire altro, ha fatto 18 gol. E’ un attaccante di tutto rispetto che, se messo in condizione di avere 3/4 palle gol a partita, diventa un uomo da 30 gol l’anno. E’ un calciatore molto forte».

Come vede il Napoli del suo amico Antonio Conte? Anche all’interno della lotta Scudetto

«Mi sbilancio e dico che per me il Napoli di Conte ha qualcosa in più. Parte da una base solida e forte. Lui è un grandissimo allenatore e avrà il vantaggio di non giocare le coppe, quindi potrà allenare i giocatori tutta la settimana. Per me sono loro la squadra da battere».

Capitolo Nazionale: come si riparte dopo il fallimento di Euro 2024?

«Si riparte dai giovani. Si deve cercare di inculcare questo tipo di mentalità nei dirigenti dei club italiani, che devono avere più di coraggio. Ora non ce l’hanno, perchè mandano in giro i giovani che piano piano si perdono. Tranne camarda non c’è un 16enne o 17enne italiano che abbia esordito in Serie A e quelli di valore ci sono come dimostrano le Nazionali giovanili, che sono sempre ai primi posti nelle competizioni che disputano».

Si ringrazia Michele Padovano per la cortesia e la disponibilità dimostrate nel corso di questa intervista

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