Paganini: «Juve-Exor, ecco la verità sulla cessione» - ESCLUSIVA
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Paganini: «Juve-Exor, la verità sulla cessione. Un nome per gennaio» – ESCLUSIVA

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Paganini in ESCLUSIVA: «Juve-Exor, la verità sulla cessione. Un nome per gennaio». Le dichiarazioni del giornalista Rai

In esclusiva a Juventusnews24.com è intervenuto il noto giornalista Rai Paolo Paganini, in onda ogni lunedì su Rai Sport, alle ore 23.00, con Calcio Totale. Ecco le sue dichiarazioni sui principali temi in casa bianconera.

Exor ha subito smentito l’indiscrezione riguardo alla possibile cessione della Juventus. Che segnale è da parte di Elkann e della proprietà, anche lei aveva qualche rumors?
«Io l’avevo scritto qualche mese fa. Quando ero stato a Montecarlo avevo avuto dei contatti che mi han detto che c’era la possibilità di intervenire a livello di partner, non di vendita di tutto il pacchetto azionario. Si parlava anche di gruppi molto importanti, ma solo a livello di quote di minoranza. Io ero rimasto a questo e stiamo parlando di prima dell’estate, intorno a maggio, non ho mai sentito voci concrete di una cessione di tutto il pacchetto azionario della Juventus. C’è sempre stata la linea di eventualmente puntare ad un ingresso, di un gruppo importante americano soprattutto, come socio di minoranza».

Sabato c’è la Lazio, primo big match stagionale. I bianconeri, senza coppe, possono lottare per lo Scudetto? Qual è la sua favorita?
«Noi a Calcio Totale Estate, ogni lunedì alle 23 sul canale 58 Rai Sport, parlando con i nostri opinionisti eravamo tutti d’accordo: la Juventus, avendo un solo obiettivo, secondo me ha le potenzialità per poter puntare allo Scudetto. Adesso inizieranno le coppe e le altre pretendenti saranno impegnate in coppa. Avendo un solo obiettivo l’organico a disposizione della Juve gli consente di poter puntare allo Scudetto».

Dopo i tanti rumors la permanenza, ora per Chiesa e Vlahovic si parla anche di rinnovo. Ha conferme o informazioni a riguardo?
«Io in tempi non sospetti avevo detto che la Juve, quando c’erano tutti i rumors soprattutto su Lukaku, ad un certo punto ha cambiato tipo di strategia. Vlahovic è stato l’investimento più importante degli ultimi anni e l’idea è quella di puntare su di lui e di andare ad un rinnovo. Sia per lui che per Chiesa e anche per Rabiot, che è un giocatore molto importante nella squadra di Allegri. C’è una Juventus che sta guardando anche al futuro e puntando sui giovani di prospettiva. Questa è la linea di Giuntoli».

Il mercato è appena concluso, ma c’è già qualche nome sulla lista di Giuntoli in vista di gennaio? Quali saranno gli obiettivi?
«La settimana scorsa abbiamo analizzato due profili. Uno in particolare che è quello di Habib Diarra, mediano dell’Under 21 francese che gioca nello Strasburgo. So che Giuntoli sta seguendo da tempo, quindi questo è sicuramente un profilo che in ottica mercato invernale potrebbe rientrare nella logica della Juventus. L’altro profilo è quello di Koné, che gioca nel Monchengladbach, ma ha avuto un brutto infortunio. Quindi sono più orientati più verso Diarra».

Capitolo Pogba. Allarme rientrato dopo Empoli, la Juve fa bene a puntare ancora su di lui? Cosa si aspetta dal francese?
«Pogba indubbiamente sarebbe il vero acquisto della Juventus se il francese torna a giocare con continuità. Qualche sprazzo l’abbiamo avuto all’inizio del campionato, è un giocatore su cui Allegri punta molto e ha voglio di riscatto e di dimostrare di essere ancora Pogba. Poi è chiaro, le sirene arabe ci sono sempre, però io credo che Pogba è più orientato a rimanere per dimostrare che è ancora un giocatore di grande livello».

Sull’inchiesta Prisma e lo spostamento del processo lei che idea si è fatto?
«Un conto è il discorso della giustizia ordinaria e un conto è quello della giustizia sportiva. Io come ho sempre detto, per la giustizia sportiva è stato sempre un problema di tempistica. Lo scorso campionato è stato condizionato, non puoi togliere 15 punti, ridare 15 punti, poi toglierli nuovamente a fine campionato. In questo modo ha condizionato il cammino della Juve e delle altre squadre coinvolte nella corsa Champions. Ci vuole chiarezza, secondo me certe decisioni devono essere prese a bocce ferme. Senza stravolgere i campionati oppure in corso».

Infine sulla Nazionale, già spalle al muro. Da Mancini a Spalletti, cosa sta mancando?
«Un po’ di qualità di giocatori della rosa. Adesso hanno messo la croce addosso a Donnarumma, però non si può incolpare solo un giocatore perché ha sbagliato il posizionamento sulla punizione. Per me è un problema più generale e profondo, la rosa è la stessa e questo offre il panorama italiano. Bisogna tornare a vecchi discorsi, a ripensare tutto dai settori giovanili. Il problema rimane la qualità generale della rosa, poi serviranno le motivazioni giuste e anche un pizzico di fortuna per andare avanti».

A proposito di Donnarumma, è un nome che può tornare di moda per la Juventus nei prossimi anni?
«Secondo me Donnarumma è un portiere che potrebbe rientrare in ottica Juventus. Così avevo anche percepito nei mesi scorsi. Anche perché lui e il suo entourage hanno capito che al PSG difficilmente ha possibilità di crescita. Probabilmente lui ha bisogno di cambiare squadra, di cambiare ambiente e preparatore dei portieri per tornare ad essere il miglior giocatore di Euro 2020. Luis Enrique più volte lo ha già messo in discussione, credo che per lui in prospettiva ci sia la possibilità di cambiare aria. Tornare in Italia e giocare nella Juventus potrebbe essere una via percorribile».

Si ringrazia Paolo Paganini per la disponibilità e la gentilezza mostrate in questa intervista.

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