Paganini: «Martial PROPOSTO anche alla Juve» - ESCLUSIVA
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Paganini: «Agente Martial a Torino? È stato PROPOSTO anche alla Juve. Obiettivo David? A GENNAIO…» – ESCLUSIVA

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Paolo Paganini in ESCLUSIVA: «Martial PROPOSTO anche alla Juve. Obiettivo Jonathan David? A GENNAIO…». Le sue dichiarazioni

In esclusiva a Juventusnews24.com, è intervenuto il noto giornalista Rai Paolo Paganini. Da Juve-PSV al calciomercato e i principali temi in casa bianconera: ecco le sue dichiarazioni.

Ieri ha scritto dell’agente di Martial a Torino per Juve-PSV. La dirigenza può davvero tornare sul mercato degli svincolati per un vice Vlahovic?
«Un mio amico di Montecarlo che lavora nell’ambito calcistico, che ha contatti con procuratori ed agenti vari, mi ha detto che l’agente di Martial viene spesso a vedere le partite del Monaco e capita spesso a Montecarlo. Parlando mi ha detto che sarà anche a Torino a vedere la partita di Champions. Da qui a dire se la Juventus è interessata o meno a Martial chiaramente ce ne passa. Si parla di un accordo con l’AEK Atene, ma da quello che mi risulta è una destinazione che non scalda il calciatore. Lui preferirebbe rimanere in campionati di maggiore prestigio».

Le risultano possibili contatti con i bianconeri o più con la squadra olandese?
«Stasera sapremo se c’è stato qualche contatto e la Juventus vuole approfondire la pista Martial. Io so che l’agente sta cercando di proporlo un po’ a tutti. Alla Juventus, al PSV, lo ha riproposto anche al Monaco dove ha già giocato. In questo momento il ruolo dell’agente è quello di promuovere il calciatore, che comunque ha 28 anni ed è ancora nel pieno della sua carriera».

Giuntoli avrà qualche osservato speciale del PSV che potrebbe diventare un obiettivo di mercato nelle prossime sessioni?
«Il discorso è più di prospettiva. Stiamo parlando di tutti calciatori sotto contratto, c’è anche Schouten che è un giocatore che Motta conosce avendolo allenato al Bologna. Un possibile rinforzo però è più orientato verso l’attacco: se Vlahovic non si sblocca è chiaro che la Juventus in prospettiva potrebbe intervenire in quel reparto. Ha solo Milik come alternativa, che alla fine è stato reintegrato, perché era uno di quei giocatori che sarebbero dovuti partire. Se Vlahovic non darà garanzie, la Juventus pensa più ad un rinforzo in attacco».

Si attendono risposte soprattutto da Vlahovic. Secondo lei diventerà mai il fuoriclasse e punto di riferimento che immaginava la Juve con l’investimento fatto?
«Il rendimento di Vlahovic in questi anni è un po’ al di sotto le aspettative, anche per quello che è stato pagato. C’è stato un investimento molto importante da parte della Juventus. La scelta di Motta è stata fatta per farlo rendere al meglio ed esaltare le sue caratteristiche. Ora però deve dare segnali non dico di ripresa, ma di essere il giocatore ammirato alla Fiorentina. La Juventus non può aspettare molto ancora, proprio per questo motivo questi mesi sono fondamentali. Altrimenti a gennaio, o anche prima con gli svincolati, la Juventus potrebbe intervenire per fare in modo di trovare un sostituto per la prossima stagione o almeno un’alternativa».

A proposito di gennaio, si parla già di Jonathan David per l’attacco. La Juve potrebbe fare un tentativo già nella prossima sessione?
«Sì, la Juventus potrebbe anticipare il colpo a gennaio. Giuntoli lo segue dai tempi del Napoli e so che c’è un rapporto stretto non solo con il Lille ma anche con l’entourage del calciatore. Quindi sì, potrebbe essere un obiettivo che, anche in base al rendimento di Vlahovic, potrebbe accelerarsi già a gennaio».

C’è un “caso” Danilo alla Juve ed il rischio di un addio anticipato?
«Io credo che Danilo penso abbia capito che con Thiago Motta la filosofia è cambiata. Motta è un allenatore che di fatto non guarda in faccia a nessuno, è successo a Bologna con i vari Arnautovic, Soriano. Erano dei senatori e punti fermi, quando è arrivato lui a dato più spazio a Zirkzee, Ferguson ed ha avuto ragione. La Juventus è impegnata su più fronti ed al momento Danilo rientra nei piani di club e allenatore, ma non è più un titolare».

Infine sulla Nazionale, quantomeno “rigenerata” dopo Francia e Israele. Spalletti è l’uomo giusto per tornare ai vertici?
«Secondo me è giusto continuare con Spalletti. Mi sembra che con le dichiarazioni che abbia fatto Spalletti, che è una persona intelligente, voglia evitare tensione sugli eventi e sulle partite. L’obiettivo è di fare più gruppo e se hai iniziato un progetto con un allenatore come Spalletti sia giusto proseguire con lui».

Si ringrazia Paolo Paganini per la disponibilità e la gentilezza mostrate in questa intervista.

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