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Pagelle Atalanta Juve: prima volta Iling, Rugani-Danilo non lasciano neanche le briciole VOTI
I voti e i giudizi ai protagonisti del match, valido per la 34esima giornata di Serie A: pagelle Atalanta Juve
I voti e i giudizi ai protagonisti del match, valido per la 34esima giornata di Serie A: pagelle Atalanta Juve.
Szczesny 6 – Farsi trovare pronto, sempre. È un motto che lo accompagna spesso, e lui ormai lo ha incarnato alla perfezione. Osserva circa 80 minuti sporcandosi poco i guantoni, poi alza il muro sulla violenta punizione di Koopmeiners.
Danilo 7 – Chiunque transiti dal suo lato, da Zappacosta ad Ederson-Pasalic, trova la strada sbarrata. Poi sembra esaltarsi quando c’è da stringere i denti e soffrire insieme: è lì, in quei minuti finali di sofferenza, che esce fuori a testa alta da capitano vero.
Rugani 6.5 – Gli esami che gli affida Allegri, anche a distanza di più partite senza scendere in campo, non sono mai banali. Contro Osimhen l’ultima volta col Napoli, oggi in marcatura su Zapata. Sinonimo di fiducia assoluta: a pieni voti, senza ombra di dubbio.
Alex Sandro 6 – Nel primo tempo è il gancio che unisce difesa e centrocampo. Danilo e Rugani più bloccati, lui braccetto più dinamico e di movimento per far salire la squadra. L’intesa con Iling sembra formattata da tempo.
Cuadrado 6 – È un finale di stagione in cui, visto il grave infortunio di De Sciglio, è costretto agli straordinari a destra. E comincia da oggi: in una partita generosa, intensa, in cui capisce il momento della squadra e attacca meno per dare equilibrio tra centrocampo e difesa.
Fagioli 5.5 – L’incipit sembra promettente. Inserimento con i giri giusti, poi fermato in area. Ma è solo un’alba destinata a non ripetersi più. Più timido, meno propositivo, ingabbiato del solito. Dal 64′ Pogba 6 – I colpi sono letali, in un finale di partita in cui l’Atalanta cala e lui sale in cattedra.
Locatelli 6 – Il filtro è ormai rodato davanti alla difesa. Si sposta tanto orizzontalmente per chiudere da una parte all’altra gli attacchi nerazzurri.
Rabiot 6 – Primo tempo in cui viene da chiedersi ‘Ma è lui?’. Assente dalla manovra, fuori giri. Cambio alla Dottor Jekyll e Mister Hyde nella ripresa: è la chiave del successo della Juventus, perché da un suo inserimento prende forma il gol vittoria di Iling.
Iling 7 – Prima partita in Serie A da titolare, primo gol. Non male, no? Maehle a destra fatica ad arginarlo, lui si prende tutto lo spazio che ha davanti, fin dai primi minuti. Il gol poi se lo costruisce da solo: sradica palla, avvia il contropiede e va a concluderlo in area. Dall’82’ Kostic SV.
Di Maria 6 – Lampi ad intermittenza del Fideo. Quando inventa è magico, ma commette tanti errori. Nell’impostazione e anche sotto porta. Dall’82’ Chiesa 6 – Dal suo contropiede prende vita il 2-0 di Vlahovic.
Milik 5.5 – Lasciato solo in attacco, ha davvero poche chances per incidere dentro l’area. Dal 64′ Vlahovic 6.5 – Zittisce lo stadio dai cori, chiudendo la partita con un gol di importanza vitale.
All. Allegri 6.5 – Vittoria importante, fondamentale, che spiana la strada per la zona Champions.