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Pagelle Lille Juve: Yildiz pericolo costante, Cabal in difficoltà. E Vlahovic… VOTI

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Pagelle Lille Juve: i voti ai protagonisti del match, valido per la quarta partita della Champions League 2024/25

Pagelle Lille Juve: i voti ai protagonisti del match, valido per la quarta partita della Champions League 2024/25

Di Gregorio 6 – David lo fulmina nell’uno contro uno, lì le colpe sono certamente poche. Non commette sbavature nell’arco della partita, sia nelle uscite sia nelle rare volte in cui il Lille arriva a calciare verso la sua porta.

Cambiaso 6.5 – Spacca in due il campo. Letteralmente. Andate a riguardare come fa sembrare semplice un cambio di direzione in velocità che porta poi al suggerimento per Conceicao e al conseguente rigore procurato dal portoghese.

Gatti 6 – Prova a chiudere su David ma arriva in ritardo. Nel complesso, comunque, non concede grandi spazi dal suo lato di competenza per fare male.

Kalulu 5.5 – Qualche chiusura in area, nei primi minuti. Ma è imperdonabile l’errore nel posizionamento su David: legge malissimo il passaggio di Zhegrova e lascia una voragine al canadese per segnare.

Cabal 5 – Zhegrova lo manda fuori fase, completamente. Sul gol di David, che prende forma da una super giocata del kosovaro, lo perde in marcatura. Ed è un po’ questo il leitmotiv della sua partita: molto, molto in difficoltà in fase difensiva. Dal 68′ Savona 6 – Posizione più di copertura nel finale.

Locatelli 6.5 – È l’equilibratore in mezzo al campo. Thiago Motta fa fatica a toglierlo dal campo, o meglio, non lo fa proprio. Perché Manuel è prezioso in entrambe le fasi. Difensivamente nell’interdizione, offensivamente quando sventaglia per i compagni: dal suo lancio millimetrico arriva la prima chance di Vlahovic parata da Chevalier.

Thuram 6 – Meno continuo rispetto ad Udine nell’arco della sua partita: alterna momenti in cui strappa, sgasa e porta palla in avanti verso l’area ad altri in cui è fuori dal vivo del gioco. Dal 68′ McKennie 6 – Più spinta in avanti con i suoi inserimenti.

Conceicao 6.5 – È vero, l’azione del gol di David prende vita da un suo pallone perso al limite dell’area avversaria. Confusionario nel primo tempo, si imbottiglia in vicoli ciechi perdendo il lume della concretezza. Ma è lui a cambiare il volto alla Juve nella ripresa: più nel vivo, ispirato, decisivo nei dribbling e nei metri finali. La fotografia: il rigore procurato.

Koopmeiners 6 – C’è una componente di sfortuna oggi, perché la mira sotto porta l’aveva aggiustata insaccando due volte, ma il fuorigioco di Vlahovic prima e di Yildiz poi ha reso tutto vano. Ha una terza chance nel secondo tempo, non facile, ma lì pecca di precisione.

Yildiz 7 – Sensazione precisa quando ha lui il pallone tra i piedi: percezione che possa inventare sempre qualcosa, in qualsiasi momento. L’assist di Koopmeiners per il secondo gol annullato ne è la prova. Ma non solo quello: punta secco – sempre – il diretto marcatore e vince quasi tutti i duelli uno contro uno. Tutto bello, c’è un ma: la porta la vede lontana. Non calcia praticamente mai. Dall’80’ Mbangula SV.

Vlahovic 7 – Aumentano i palloni toccati, aumenta anche la sua incisività come peso specifico offensivo. Pulito nelle sponde per Conceicao e Yildiz, così come nelle imbucate in area per gli inserimenti dei centrocampisti (suo l’assist per il primo gol annullato da Koopmeiners). Flirta con la rete con un gran movimento sull’occasione vanificata da Chevalier, poi firma l’1-1 con freddezza dal dischetto. Dal 68′ Weah 6 – Meglio quando inventa da esterno piuttosto che da prima punta.

All. Thiago Motta 6 – Risultato che non rispecchia certamente la prestazione. Una Juve che avrebbe meritato di più, sicuramente, per le occasioni avute e per la mole di gioco costruita. Sono mancati cinismo e concretezza.

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