Juventus Women
Pagelle Sassuolo Juventus Women: Echegini forza della natura, Caruso prime VOTI
I voti e i giudizi alle protagoniste del match di poule scudetto di Serie A femminile: pagelle Sassuolo Juventus Women
I voti e i giudizi alle protagoniste del match di poule scudetto di Serie A femminile: pagelle Sassuolo Juventus Women.
Peyraud-Magnin 5.5 – Un giallo molto evitabile che le costerà la squalifica nella prima giornata del prossimo campionato.
Gama 6 – Dimostra una volta di più la sua comprovata affidabilità. Dal 59′ Lenzini 6 – Termina l’annata in cui si è definitivamente affermata
Calligaris 6.5 – Quando esce la Juve comincia a ballare dietro. Dal 46′ Sliskovic 6 – L’occasione di racimolare altri minuti in Prima Squadra
Cascarino 5.5 – Una partita praticamente perfetta in entrambe le fasi sino all’ingenua trattenuta su Filangeri che costa il rigore. Se solo vincesse questi cali di attenzione…
Bonansea 6 – Prosegue in questa alternanza di cose buone e cose molto meno buone. Oggi comunque sufficiente. Dal 73′ Garbino 6 – La Juve riabbraccia anche lei dopo il lungo stop
Pelgander 6 – Esordio da titolare con personalità disarmante. Si fa però superare con troppa facilità in occasione del gol di Kullashi
Caruso 7 – Gol e assist, come Echegini. Chiude l’annata come l’aveva cominciata: nella sua versione più brillante
Boattin 6.5 – Nel primo tempo una delle migliori. 46′ Cafferata 6 – Dinamica, tiene nel duello con Beccari
Echegini 7.5 – 10 gol in quattro mesi, partendo talvolta dalla panchina. Una forza della natura da cui la Juve deve ripartire nella prossima stagione. Non si scappa
Bragonzi 5 – Prova troppo leggera, non si vede. Dal 59′ Girelli 6.5 – Aveva aperto lei la stagione, inevitabilmente la chiude anche. Alla sua maniera: è la migliore marcatrice bianconera.
Nystrom 6.5 – Utile, come il suo assist bello ma casuale. Difficile che il suo futuro prossimo possa essere ancora a Torino.
All. Beruatto/Zappella 6.5 – Chiudono il loro interregno con una vittoria a termine di una stagione tosta. Ora comincia l’era Canzi