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Paolo Belli: «Ad Allegri va fatto un monumento, mi auguro resti e mi faccia godere»

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Paolo Belli dice la sua sulla Juve e sul futuro possibile di Massimiliano Allegri: le dichiarazioni del noto tifoso bianconero

Paolo Belli, a Tuttosport, ha così parlato di alcuni argomenti di attualità in casa Juve.

ALLEGRI – «Quando pensi alla Juve ormai pensi all’Allegri out o all’Allegri in. Allora, io penso che dobbiamo fare un monumento a questa persona, perché soprattutto nell’ultima stagione se non c’era lui a tenere la barra dritta mentre ce ne facevano passare di ogni…». 

IL BEL GIOCO E LE VITTORIE – «Penso anche che stia facendo un grande lavoro perché sta investendo sul futuro, quindi, se lui ha ancora voglia, come mi sembra, credo che si stia meritando la conferma, ma spero che abbia anche la voglia di farci vedere il bel calcio che avevo intravisto all’inizio della stagione, quando la Juventus stava bella alta e pressava. Io sono juventino, quindi mi piace vincere, però, vedere un bel gioco resta consolatorio quando perdi. Quindi, in definitiva, mi auguro che resti, ma che mi faccia anche godere. Poi quello che è successo nelle ultime tre partite non è mica solo colpa sua».

CHIESA – «Allora. Anche io ho le prime donne e i fuoriclasse, che vorrebbero fare sempre l’assolo, ma ogni tanto devi farli giocare per l’orchestra. Ma l’assolo un po’ più lungo va sempre conquistato durante la settimana, durante le prove. Insomma, per uscire dalla metafora, io vorrei che Chiesa giocasse sempre, ma se fossi l’allenatore, prima di dargli 90 minuti in campo, vorrei analizzare bene la sua settimana di allenamenti e la sua condizione. E anche gli avversari, perché, per esempio, contro l’Udinese lo hanno marcato sempre in tre. Tutti ad accusare Chiesa e nessuno a elogiare Cioffi che lo ha saputo ingabbiare».

DANILO – «Danilo è un fuoriclasse, perché ha la serenità, la saggezza di quelli esperti. Dovrei anche citare Rabiot che mi piace molto ed è cresciuto in modo esponenziale. Ma dico Danilo perché mi sento proprio rappresentato da Danilo».

VLAHOVIC – «A me piace e poi non potrei parlarne male perché è l’idolo del mio nipotino che dorme sotto un suo poster. La maglia che gli ho comprato lunedì ha il suo nome, ma il numero 9, perché lui vuole tutto Vlahovic. Parlando seriamente, per me è fortissimo e ha 24 anni, margini enormi di crescita e deve stare alla Juventus».

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