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Paratici: «Ronaldo? Non solo una mia intuizione, anche di Marotta e Nedved»

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Il direttore sportivo della Juventus Fabio Paratici divide il merito dell’operazione con Marotta e Nedved

Intervistato da Rmc Sport, il direttore sportivo della Juventus Fabio Paratici ha affrontato parecchi argomenti riguardanti i bianconeri. Ecco le sue parole.

RISULTATI – «Non è solo il frutto del mercato, ma del lavoro di questa grande società. Siamo da 7-8 anni tutti insieme, ci sono persone di grandissimo valore: il presidente è numero uno dell’ECA, Marotta ha ricevuto il premio come dirigente dell’anno, Pavel Nedved sta diventando un grande manager, c’è un grande lavoro di molte persone se siamo riusciti a fare ciò che abbiamo creato nel corso degli anni, questa stagione è iniziata nel migliore dei modi».

CR7 – «L’intuizione non è venuta solo da me, ma anche a Nedved e Marotta. Poi si è realizzata grazie alla disponibilità del presidente Agnelli e di Allegri che ne ha caldeggiato l’arrivo. Poi l’integrazione di Cristiano è stata semplice perché è un grande campione, lui lo è dentro e fuori dal campo. È stato molto semplice».

DYBALA – «Il gol è importante, ma è un grande giocatore, lo ha dimostrato in tutti questi anni. Non poteva essersi dimenticato come si giocava. Ha fatto delle ottime prestazioni, esternamente si guarda solo al gol, invece noi notiamo anche come si comporta con i compagni, con la squadra».

COMPETITIVI – «È difficile fare paragoni con le altre squadre che abbiamo avuto. Ci sono sempre stati grandi calciatori, da Buffon a Pirlo, Tevez, Dani Alves, Pogba, Vidal. Sicuramente siano molto competitivi».

POGBA – «È un giocatore del Manchester United, finché lo è meglio non parlare di altri calciatori».

PIACENZA – «Sono tifoso, mi fa piacere abbia iniziato bene. Non posso dare giudizi perché non ho visto le partite, so che hanno allestito una rosa competitiva. Faccio in bocca al lupo per il campionato. Mi fa sempre piacere tornare a Piacenza, in questa occasione ancora di più, ringrazio per questo premio che devo condividere con i miei colleghi alla Juventus».

SCUDETTO – «È molto presto, sei giornate sono poche. Qualcuno è partito bene, altri hanno bisogno di rodaggio: le grandi sono quelle, Napoli, Inter, Milan, tutti organici competitivi che faranno il campionato fino in fondo».

FAGIOLI – «Dipenderà soprattutto da lui, è difficile fare previsioni ora su un ragazzo di 17 anni, a cui non dobbiamo mettere pressione. Sa come comportarsi in gruppo, pure in uno importante come la Juve».

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