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Parolo: «Rabiot fa soffrire Barella. Inter Juve? Per loro pesa di più. E Allegri…»

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Parolo: «Rabiot fa soffrire Barella. Inter Juve? Per loro pesa di più. E Allegri…». L’intervista dell’opinionista

Parolo, ex centrocampista della Lazio e attuale opinionista di Dazn, ha concesso un’intervista a Tuttosport su Inter Juve.

LA SFIDA IN MEZZO AL CAMPO – «I nerazzurri hanno un reparto molto forte, tecnicamente superiore. Ma credo che i bianconeri abbiano le caratteristiche giuste per dar loro fastidio, lo testimoniano gli ultimi precedenti. Rabiot ha sempre fatto soffrire Barella, McKennie ha un’intensità che dà noia».

IL CENTROCAMPO IDEALE TRA INTER E JUVE – «Quasi scontato rispondere i 3 dell’Inter, anche perché ho un debole per Mkhitaryan, Ma alla fine metterei Rabiot insieme a Calhanoglu e Barella».

IL LAVORO DI ALLEGRI E INZAGHI PER DUE BIG – «Tantissimo, basti pensare a quanto sono stati voluti. Inzaghi chiamava Calhanoglu tutti i giorni per portarlo all’Inter, Allegri si è imputato su Rabiot quando pareva ad un passo dall’addio. La stima del tecnico fa la differenza quanto le intuizioni tattiche, come quella che ha ricollocato il turco. Per Inzaghi non è una novità: ricordo bene come ha esaltato Luis Alberto arretrandolo a mezzala».

LA CRESCITA DI BARELLA E LOCATELLI – «Barella si è ormai preso la scena internazionale dopo aver sollevato trofei e disputato una finale di Champions. Oggi ha la maturità e la totalità del giocatore di livello assoluto. Locatelli invece quest’anno sta facendo uno step importante: è sempre più leader, sta prendendo per mano il reparto. Da palleggiatore sta evolvendo a grande incontrista, occupa sempre le linee di passaggio giuste. Ci vedo molto di Allegri e Magnanelli in questo».

LA RINASCITA DI MCKENNIE – «Credo che dovesse solo essere collocato nel sistema di gioco giusto. E Allegri sa mettere al posto giusto e stimolare nel modo giusto come pochi. Ora mi pare abbia trovato anche un certa maturità. I giocatori americani sono “difficili da prendere”, ma quando scatta qualcosa poi diventano dei Marine».

FRATTESI E MIRETTI – «La Juventus ha giocatori che hanno dimostrato di reggere i 90′. E Frattesi non si è ancora inserito pienamente nei meccanismi: quando fa bene per lo più lo fa a livello individuale, con inserimenti e strappi».

ALCARAZ – «Se lo conosco? Solo attraverso qualche video per ora. Ma se è un colpo di Giuntoli non vedo l’ora di vederlo all’opera. Il direttore difficilmente sbaglia, sa individuare i profili giusti al momento giusto».

PER CHI PESA DI PIU LO SCONTRO DIRETTO – «Sicuramente per l’Inter che all’andata a Torino ha dimostrato di avere grande rispetto della Juventus e che ha vissuto con sollievo il pareggio bianconero con l’Empoli. Allegri ha avuto la forza di meritarsi questa sfida, ma non ha l’obbligo dello scudetto. Per i nerazzurri al terzo tentativo con Inzaghi sarebbe quantomeno la ciliegina».

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