La partita di Simone Zaza: quel retropassaggio al portiere…

Gioie e rimpianti con la maglia bianconera: ecco come ha giocato Simone Zaza il derby della Mole al Grande Torino

Il ricordo di Simone Zaza in bianconero rimane sempre il solito: minuto 88′, Juventus-Napoli allo Stadium, la gara che non si sblocca, il Napoli che resta in cima alla classifica. E poi il suo tiro deviato da Albiol, Reina spiazzato, Juve in vantaggio che va in testa alla classifica per la pazza euforia dei tifosi bianconeri.

Dopo quella stagione passata spesso in panchina e conclusa con lo sciagurato rigore agli Europei 2016 contro la Germania, Zaza ha cercato fortuna all’estero. Al West Ham non l’ha trovata, un po’ meglio è andata a Valencia. Adesso il ritorno a Torino, ma sponda granata. Il suo primo derby da ex è arrivato, e lui ha gli occhi puntati addosso.

Il primo tempo è bloccato sullo 0-0: poche le occasioni in cui mettersi in mostra, ancora meno i palloni che riceve. Zaza si fa vedere sulla fascia per cercare di contrastare le avanzate di Alex Sandro, ma nel suo ruolo di punta vera si fa vedere poco. L’unica azione degna di nota è una fuga al 35′ sulla sinistra, conclusa con un tiro dal limite dell’area ben neutralizzato da Perin. L’impegno c’è.

Nel secondo tempo Alex Sandro lo trattiene in area di rigore: Zaza cade a terra, chiede a gran voce il penalty ma l’arbitro Guida non lo concede. È un Toro più vivo quello sceso in campo nella ripresa, e Zaza vuole fare lo scherzo ai suoi ex compagni.

Lo scherzo in realtà, lo fa ai suoi attuali compagni: al minuto 68′ va al ripiego difensivo e passa il pallone a Ichazo, senza rendersi conto che Mandzukic è pronto ad avventarsi in area. Il portiere granata, preso alla sprovvista, stende il croato in scivolata e causa il calcio di rigore per la Juventus, che Ronaldo ribadisce in rete.

Zaza prova a rilanciarsi, ma il Torino dopo il gol subito non riesce più a farsi avanti. Il Toro esce sconfitto dal derby della Mole, e Zaza, dopo una prova di impegno e volitività, esce dal campo con il rimpianto di quel passaggio indietro che è costato il rigore decisivo.