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Pecoraro: «Caso plusvalenze? Non sono sorpreso, la Juve lo ha nel DNA»

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Pecoraro: «Caso plusvalenze? Non sono sorpreso, la Juve lo ha nel DNA». Le dichiarazioni dell’ex capo della Procura federale

Giuseppe Pecoraro è stato capo della Procura federale dal 2016 al 2019. Si è dimesso per dissensi con i vertici Figc ed è spesso stato avversario legale della Juventus. Lo ha intervistato il Corriere della Sera sul caso plusvalenze.

CASO PLUSVALENZE – «Non sono sorpreso. Il sistema calcio è sbagliato, lo dico da sempre. È un fatto culturale, la Juve ce l’ha nel Dna: interessa solo vincere. Ma per riuscirci in Europa servono risorse infinite, perché competi con colossi che si arricchiscono con il petrolio e il gas e non con il lavoro degli uomini, come la famiglia Agnelli. Per tenere il passo di Psg, City e Chelsea si ricorre alle plusvalenze. E diventa un problema di regole. Non vengono rispettate: manca il controllo di bilanci, fideiussioni, tutto. Ci sono grandi società che trovano club complici e fanno le plusvalenze».

DIMISSIONI – «Io sono per un calcio equo, giusto, che dia a tutti le stesse possibilità. Invece questo non accade. Quando chiedevo le carte sulla Juve, mi arrivavano quelle su Bari, Foggia, Palermo. Ci sono società sulle quali è difficile muoversi: Juve, Inter, Milan, Roma. Ma così non siamo tutti sullo stesso piano».

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