Perin a Sky: «Scudetto? Siamo pronti a tutto»
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Perin a Sky: «Scudetto? C’è una bella bagarre ma siamo pronti a tutto. Locatelli si meritava la convocazione anche prima. Concorrenza con Di Gregorio? Dico questo»

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Mattia Perin, portiere della Juventus, ha parlato a Sky: tutte le dichiarazioni del numero 1 bianconero sull’attuale stagione

Il portiere bianconero Mattia Perin ha parlato a Sky Sport per analizzare l’inizio di stagione della Juve.

SULLA SERATA – «Sono felicissimo che la Juventus abbia aderito a questa iniziativa. Abbiamo visto che la scienza sta facendo passi in avanti incredibili e speriamo di poter parlare nel futuro prossimo di cure»

SUL CAMPIONATO – «C’è una bella bagarre. Stando all’interno e vedendo come lavoriamo, con la qualità umana che c’è all’interno dello spogliatoio noi ce la possiamo giocare con chiunque. Quando c’è un cambiamento e si costruisce qualcosa bisogna sempre metabolizzare il cambiamento. Siamo pronti a tutto, a lavorare sodo, a metterci in gioco. Per il momento va bene così, siamo contenti di quello che stiamo facendo. Fiorentina? Me l’aspettavo perché conoscendo l’allenatore e i singoli potevo aspettarmela anche se magari non da subito. Quando c’è così tanta concorrenza, con così tanta concorrenza sarebbe bello se potesse continuare, noi tutti vogliamo competere».

SU LOCATELLI – «Siamo molto amici, ci diamo una mano dentro allo spogliatoio. Sta giocando a un livello molto alto, se la meritava anche prima la convocazione. Sono contento. Le cose non accadono mai per caso».

LEADER DELLO SPOGLIATOIO – «Non mi piace autoreferenziarmi a leader, ma sono uno dei più grandi e ho avuto la possibilità di imparare tanto da grandissimi calciatori e uomini. Ho cercato di imparare il più possibile a livello umano e sono felice di quello che ho imparato. Adesso devo dare agli altri quello che ho imparato».

CONCORRENZA CON DI GREGORIO – «Nel calcio si gioca tanto ma se una squadra riesce ad avere una rosa altamente competitiva, con tutti i giocatori intercambiabili. Si deve andare verso un calcio dove un giocatore ne gioca 25 e un altro 35. Bisogna creare rose competitive ma penso che in ottica futura può essere un punto di vista ed è quello che sta facendo Thiago Motta. Si crea uno spirito competitivo buono che ti fa migliorare».

SU UN FUTURO DA DIRIGENTE – «In questo momento no. Cerco di vivermi molto il presente, dove possiamo essere la versione migliore di noi stessi. Per il futuro non ci penso ancora ma ho tante passioni e cercherò di portarne una avanti. Amo giocare a calcio, competere e la sfida».

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