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Pirlo, prima settimana da allenatore: da Coverciano allo Stadium
Pirlo, prima settimana da allenatore: da Coverciano allo Stadium. Inizia il percorso effettivo del neo tecnico della Juventus
È una settimana da allenatore a tutti gli effetti quella che ha cominciato ieri Andrea Pirlo nelle sale del museo della Nazionale italiana, alle porte del Centro Tecnico Federale di Coverciano. Il patentino Uefa Pro è la tessera lasciapassare che consentirà al tecnico della Juventus di sedersi sulla panchina dell’Allianz Stadium domenica contro la Samp, in occasione della prima uscita stagionale di Chiellini e compagni. Tesi discussa, in attesa del voto che – si vocifera – non dovrebbe discostarsi dal 110: Pirlo aspetta la lode in campo.
Pirlo allenatore: i collaboratori e gli allenamenti
Il sentiero è tracciato: Pirlo ha preso confidenza con il nuovo ruolo. Conosceva già lo Juventus Training Center della Continassa come le sue tasche, per lui non è stato difficile vestire l’outfit da mister. Tanto pallone e tanta tattica nelle prime sedute con la squadra, per ora pochi gli allenamenti col gruppo al completo a causa della sosta per le Nazionali. «I ragazzi si stanno abituando al nuovo tipo di lavoro, si divertono e questa è la cosa più importante per ripartire. Abbiamo davanti una lunga stagione e adesso avremo modo e tempo per lavorare tutti insieme», ha spiegato il tecnico. Per ora il tempo è stato comunque sufficiente per far passare i primi concetti, anche grazie all’ausilio di uno staff che è connubio perfetto di gioventù, esperienza e juventinità. Il vice Igor Tudor è incaricato di curare i meccanismi difensivi, i collaboratori Baronio e Gagliardi avranno un ruolo fondamentale nel curare i rapporti con la squadra e la tattica. A Bertelli e Filippi sono state affidate rispettivamente la preparazione atletica e quella dei portieri.
Pirlo allenatore: le amichevoli e il rapporto coi giocatori
Per ora le avvisaglie sono molto positive. Due vittorie nei primi due test match della stagione, per quello che può contare, con Under 23 e Novara. In particolare nella seconda si è iniziato a intravedere l’idea di calcio di Pirlo: non è prova inconfutabile dell’incidenza sul gruppo del neo tecnico, ma comunque un punto di partenza. A proposito di gruppo, la i giocatori sono rimasta piacevolmente sorpresi dal modo di rapportarsi con i singoli. Pirlo predilige il dialogo individuale e diretto, in forte antitesi con quanto accaduto nella precedente gestione tecnica sotto la guida di Maurizio Sarri. Positiva e rispettosa dei ruoli la relazione coi senatori dello spogliatoio.
Juve-Sampdoria: le idee applicate
«Stiamo provando diverse soluzioni. Nel primo tempo eravamo a quattro dietro, che diventava una linea a tre in impostazione. Nel secondo tempo eravamo bloccati a tre. Stiamo preparando più soluzioni coi giocatori a disposizione», sono gli appunti del tecnico dopo il Novara. La linea difensiva mobile è solo una delle idee che Pirlo ha provato in campo e discusso in aula nella tesi denominato «Il mio calcio». Calcio che è atteso dal primo vero banco di prova della sua carriera: il debutto in partita ufficiale contro la Sampdoria. Agnelli e Paratici pensano che Pirlo sia un predestinato, i tifosi della Juventus non vedono l’ora di dar loro ragione..
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