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E ora Pirlo rischia sul serio: l’ombra di Allegri e parole di resa

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Andrea Pirlo sempre più in bilico sulla panchina della Juventus: si allunga l’ombra di Allegri e si notano segnali di resa

Andrea Pirlo rischia, ora per davvero. Il passo falso di Firenze potrebbe costare caro alla Juventus: qualificazione Champions a rischio ma come appare chiaro non è solo l’ultima gara giocata ad incidere sul giudizio della stagione e su quello del tecnico. Una Juve mai continua nell’arco di un intero campionato (mancano 5 giornate) traccia un bilancio fortemente negativo e vede il quarto posto come traguardo minimo per la riconferma e forse obiettivo massimo in questo campionato. Sì perchè Fabio Paratici ai microfoni di Sky Sport prima di Fiorentina-Juve lo ha confermato in caso di qualificazione alla prossima Champions League ma forse l’obiettivo potrebbe non bastare.

LA RESA DI PIRLO – Lo stesso Andrea Pirlo, dopo Fiorentina-Juve a Sky, si è detto molto deluso dalla sua annata alla Juventus e del suo primo campionato: «Le aspettative iniziali erano diverse, sia mie che della squadra. Non ritengo di aver compiuto il lavoro come volevo e come volevano tutti. Ogni gara si impara e si cerca di migliorare. Non sono contento e credo non lo sia neanche la società». Parole di resa per lui che ha sempre cercato di avvalorare il suo lavoro ed ha rimarcato l’eccezionalità di una stagione iniziata a ridosso della fine di quella precedente. Evidentemente l’ultimo periodo, dal gol di Gaich in Juve-Benevento in poi, qualcosa è irrimediabilmente cambiato. Resa che evidenzia il divario con i suoi predecessori: rispetto ad Allegri sono 21 i punti in meno e anche il confronto con Maurizio Sarri (che non ha mai goduto dell’appoggio dei tifosi al 100%) è impietoso, con 11 punti in più per il toscano. Oggi in campo Milan e Napoli: con una vittoria contro Lazio e Torino, i rossoneri andrebbero a +2 e i partenopei aggancerebbero la Juventus a 66 punti.

IL CAMPO – Il campo ha parlato chiaro: la Juventus non ha continuità, il gioco latita e le giocate sporadiche dei singoli spesso hanno portato la barca in salvo. Ieri ci ha pensato Morata con un’autentica perla su assist (l’ennesimo) di un Cuadrado sempre tra i migliori in campo. Nelle ultime 6 trasferte, solo una vittoria per la Juventus, quella di Cagliari con la tripletta di CR7. Giocate dei singoli appunto e subito si pensa a Cristiano Ronaldo ma il portoghese è assente ingiustificato nelle ultime gare: il gol manca dal 7 aprile, dal recupero tanto agognato contro il Napoli. Poi solo momenti difficili: il mistero della maglia lanciata al raccattapalle dopo la scialba recita contro il Genoa, l’esclusione dai convocati contro l’Atalanta a causa di un problema fisico, ancora il nervosismo contro il Parma con l’ammonizione evitabile per aver allontanato la palla a fine gara e un’altra prova incolore contro la Fiorentina. Tre partite senza andare in gol per il portoghese e gli interrogativi sul suo futuro aumentano. La Juve appare una squadra senz’anima con l’esperimento sorprendente della difesa a 3 durato solo un tempo.

L’OMBRA DI ALLEGRIE ora Pirlo rischia davvero mentre l’ombra di Max Allegri si allunga sulla panchina bianconera. Il rapporto di Allegri con Agnelli è sempre ottimo come testimoniano le notizie del derby visto in coppia a casa dell’ex tecnico. Paratici prima di Fiorentina-Juventus ha dichiarato di non contemplare nemmeno il piano B per la Juventus, ovvero la mancata qualificazione in Champions League. Allegri però, come si dice in questi casi, è più di un’ipotesi perché l’ambiente è ancora schierato dalla sua parte e i numeri parlano di un ruolino di marcia quasi impeccabile. Andrea Agnelli per il secondo corso bianconero potrebbe dunque rinunciare all’amico Pirlo per affidarsi all’amico Max per cercare di ritornare in vetta e sfidare “fino alla fine” l’Inter per il trono italiano.

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