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Pizzigoni racconta il Lille: «Ecco che tipo di squadra è. Genesio ha grande esperienza, poi c’è un giocatore che piace molto a Giuntoli» – ESCLUSIVA

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Pizzigoni su Lille Juve: le dichiarazioni del noto esperto di calcio internazionale in esclusiva ai microfoni di Juventusnews24

Carlo Pizzigoni, noto giornalista e scrittore esperto di calcio a livello globale, ha parlato in esclusiva a Juventusnews24 del prossimo avversario della Juventus in Champions League: il Lille. Attualmente Carlo collabora con Lele Adani, Nicola Ventola e Antonio Cassano a Viva el Futbol oltre a condurre il programma La Fiera del Calcio. Di seguito le sue dichiarazioni.

Chi sono i giocatori con maggior talento (oltre a quello di David) nella rosa del Lille?
«Il Lille ha perso un giocatore chiave come Tiago Santos, anche se Genesio aveva fatto fatica fino ad ora a trovargli una collocazione tattica fissa. Sicuramente l’altro grande talento è Zhegrova: piede mancino che piace molto anche a Giuntoli. Il suo problema è sempre stata la continuità, tanto è vero che le sue stagioni sono sempre un po’ una montagna russa: ci sono partite che le vince da sole e altre dove invece è totalmente assente».

Quali sono le caratteristiche principali del tecnico Genesio?
«Genesio è un tecnico di grande esperienza con una filosofia non troppo identitaria. Le sue squadre vanno sempre alla ricerca di grande equilibrio: lui è arrivato al Lille per gestire al meglio la crescita dei ragazzi. Credo che secondo la dirigenza la sua presenza avrebbe permesso ai ragazzi di avere un minimo di dialogo in più».

Come descriveresti lo stadio che ospiterà il prossimo match della Juventus?
«Il Lille è una squadra un po’ particolare. Io sono andato più volte al Pierre Mauroy, non è sicuramente un ambiente caldissimo. Dopo l’era di Hazard la piazza ha trovato maggiore entusiasmo ma, comunque, non ai livelli di Marsiglia ad esempio. Questo, però, permette anche ai ragazzi presenti in rosa di lavorare con maggior tranquillità».

Che ambizioni può avere il Lille per questa stagione?
«Come ti ripeto Lille è una piazza che non ha particolari pretese, ad esempio la lotta per il titolo francese non gli compete (forse neanche il piazzamento in Champions League). Il Lille è una società sana che cerca di valorizzare giovani per poi rivenderli: per capirci Lione e Marsiglia sono piazze differenti».

Quali errori non dovrà commettere la Juventus?
«La Juventus non si deve preoccupare del Lille. Bisogna continuare a coltivare l’idea di Thiago Motta che sta svolgendo un lavoro profondo: lui sta cercando di portare la squadra 30 metri più avanti. La scelta della società credo che sia stata netta: tracciare una linea netta con il passato. Questo nuovo corso ha attecchito nei calciatori, gli vedo entusiasti».

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