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Pjanic da 150 a zero: un anno fa Sarri lo aveva messo al centro della Juve
Pjanic da 150 a zero: un anno fa Sarri lo aveva messo al centro della Juve. 365 giorni dopo meno del nulla e le ruggini
«Mi piacerebbe vedere Pjanic giocare 150 palloni a partita», diceva Maurizio Sarri il 20 giugno 2019, quando veniva presentato come nuovo allenatore della Juventus tra curiosità, scetticismo, aspettative. Tra queste quella di conferire centralità assoluta al bosniaco col 5 sulla schiena, destinato a diventare fulcro della fase di possesso bianconera. Una sorta di progetto Jorginho, rivisitato e declinato su un giocatore dalle potenzialità enormi, non del tutto espresse. Al di là della cifra 150 – in sé indicativa e iperbolica – stupisce il downgrade subito da Pjanic a livello di rendimento nella stagione corrente.
Dopo l’exploit iniziale tra settembre e ottobre (impreziosito da tre gol e altrettanti assist), il giocatore si è progressivamente spento. Come se, al netto dell’investitura ricevuta, Miralem avesse perso smalto e convinzione nella mansione tattica cucitagli addosso dal sarto Sarri. Tutto questo per arrivare alla stringente attualità: le notizie di mercato che lo vorrebbero sempre più lontano da Torino e dalla Juventus (destinazione Barcellona), e i galloni di playmaker titolare ormai ceduti al rampante Bentancur. Indiscrezioni di giornata – puntualmente smentite dal tecnico – raccontano addirittura di uno screzio in allenamento tra calciatore e allenatore causato da presunte divergenze tattiche. Di certo, da 150 che doveva essere, Miralem Pjanic si è ritrovato a gravitare pericolosamente vicino allo zero. Tutto in 365 giorni: in pochi se lo sarebbero aspettato.