Pjanic: «Allegri viene criticato sempre dalle stesse persone. Quest'anno la Juve lotterà fino all'ultimo per lo scudetto»
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Pjanic: «Allegri viene criticato sempre dalle stesse persone. Quest’anno la Juve lotterà fino all’ultimo per lo scudetto»

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Miralem Pjanic, ex centrocampista della Juventus, ha parlato in vista della sfida di domenica contro l’Inter

Miralem Pjanic, ex centrocampista della Juventus, ha parlato a Tuttosport della sfida di domenica contro l’Inter. Le sue dichiarazioni: 

JUVE-INTER – «L’Inter è un po’ più matura e sicuramente più avanti, perché da un paio d’anni ha più o meno la stessa squadra e ha un po’ più certezze. Però non sono troppo sorpreso di vedere la Juve lassù, perché so cos’è la Juve: reagisce sempre. Quando porti quella maglia hai un certo peso addosso e sai cosa devi fare. I ragazzi lo hanno capito. Sarà una grandissima partita, è il derby d’Italia e si sfidano due squadre in forma, con il primo posto in ballo. Sarà una partita chiusa tatticamente, difficile da sbloccare, ma di grande intensità. Perché l’Inter vorrà fare il colpo e allungare, la Juve sfruttare l’opportunità di scavalcare i nerazzurri al primo posto. Una grande opportunità. Vincere darebbe una spinta in più, soprattutto alla Juve: più fiducia e più certezze. Si deve giocare senza pressione, con intelligenza, sapendo di affrontare una squadra che l’anno scorso ha fatto la finale di Champions. Però sei la Juve e quando sei la Juve devi giocarla per vincere».

ALLEGRI CRITICATO – «Non si può piacere a tutti e certe critiche arrivano più o meno sempre dalle stesse persone, ma non lo toccano. Chi sta nel calcio conosce bene il lavoro che fa Allegri: non è per caso che è stato cercato dai più grandi club del mondo, come il Real Madrid. Lui sa molto bene cosa ha a disposizione e in base a quello che ha a disposizione sa in che modo deve giocare per portare i risultati: e giocherà in quel modo. E i risultati li porta, è una garanzia. Anche l’anno scorso, con tutto quello che è successo, con giocatori chiave quasi mai disponibili, è entrato sul campo tra le prime quattro. E quest’anno sono sicuro che la Juve combatterà fino alla fine per lo scudetto: non ho dubbi, perché so che con lui hai una certezza in mano».

CHIESA-LAUTARO – «Chiesa lo vedo in un buon momento e credo che domenica possa fare la differenza. Lautaro sta andando molto forte e può essere l’uomo decisivo per l’Inter, ma occhio anche a Calhanoglu» . 

INTER-JUVE DEL 2018 – «Miglior derby d’Italia= Tanti, perché ne abbiamo vinti tanti e poi è bello in sé: due squadre forti, gli stadi sempre pieni… Quello ricordo con più piacere è il 3-2 in rimonta San Siro nel 2018. In Italia si parla ancora della seconda ammonizione che avrei dovuto prendere? Come dico sempre, quelli che vincono non parlano. Sappiamo che abbiamo vinto quello scu- detto perché eravamo la squa- dra più forte, come in tutti gli anni in cui sono stato alla Juve».

LOCATELLI – «Loca è un giocatore su cui la Juve deve continuare a puntare. Ovviamente quando passi dal Sassuolo alla Juve le cose sono diverse: la Juve è esigente e in quel ruolo tu per primo devi esserlo con te stesso. Però ha la fortuna di avere Allegri a fianco, col quale anche io ho imparato tanto, e migliorerà ancora. Deve solo continuare così».

FAGIOLI – «Fagio lo conosco molto bene. Aveva iniziato molto giovane ad allenarsi con noi e avevo capito subito che era diverso. I giocatori di talento li riconosci quando dai loro la palla, da come la controllano e come te la ridanno. Ha bisogno di giocare, cr scere e pensare solo al calcio. Se lo farà avrà un bel futuro. Il rinnovo ti fa capire cos’è la Juve: una grande famiglia. È un gesto importante per lui perché ha vi- sto che ha tutto il club dalla sua parte in un periodo complicato. Il calcio ti porta in fretta alle stelle, ma altrettanto velocemente ti puoi perdere. Ha capito molto bene di aver fatto uno sbaglio: sta a lui utilizzare tutto questo tempo per tornare a essere un Fagioli migliore».

NUOVO CENTROCAMPISTA A GENNAIO – «Non saprei, credevo fossero interessati a Pjanic… No, sto scherzando. Non so chi arriverà, ma sarà scelto in sintonia tra il mister e il direttore sportivo che sa fare molto bene il suo lavoro e capirà subito cosa è la Juve: dovrà portare le sue qualità e i risultati».

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