News

Pogba, il ritorno del figliol prodigo

Pubblicato

su

Il ritorno di Pogba a Torino. Una serata che riporta indietro di tre anni. Ricordi legati alla speranza di rivederlo con la maglia bianconera

Ci sono giocatori che non si scordano mai. E tra questi c’è sicuramente Paul Pogba. Il nome del centrocampista ora in forza al Manchester United non rientra nella categoria delle “bandiere” e neanche nella lista di coloro che hanno trascorso la loro vita calcistica per lungo tempo nello stesso club. Eppure nonostante una parentesi di soli quattro anni, in età tenerissima, a Torino ha lasciato un pezzo di sé.

Anzi, a Torino la sua storia in bianconero, forse, non è mai terminata. Da qui è partita e potrebbe, sempre qui, riportarlo per completare la propria maturazione calcistica. Classico percorso, di andata e ritorno, valido solo per giocatori speciali. Quelli che sanno andare via senza farsi sbattere la porta in faccia e comunque lasciando buonissimi ricordi. Oltre che la porta mezza aperta perché non si sa mai. Soprattutto quando di mezzo c’è anche un procuratore di nome Raiola e una società di cognome Agnelli.

Un piacere vederlo galoppare con la sua classica falcata. Come vederlo adocchiare un proprio compagno smarcato, cercando di servirlo danzando sulle punte di un movimento ubriacante. Purtroppo per lui, gioca in un Manchester non adatto alla sua fantasia pari a quell’esuberanza che in campo non ha cozzato con le idee del tecnico del “triplete” di cartone.

La partita è ancora aperta e solo la Juventus la può chiudere se vorrà blindare la qualificazione da primi della classe con due turni di anticipo. Il primo tempo manda tutti negli spogliatoi senza la soddisfazione del gol.

E Pogba non può che ammirare quanto è migliorata, anche senza di lui, la bella Signora del calcio italiano. Quest’anno più che mai con l’abito bello per tentare l’impresa in Champions. A piccoli passi. Come quelli che serviranno per il “Pogback” in bianconero quando i sogni potrebbero raddoppiare nel giro di poche settimane. Dal primo giugno in poi

Gara terminata poi sul 2-1 per gli inglesi. Con quel giro di campo di Pogba, al fischio finale, che la dice lunga. Lontano da tutti i suoi compagni e più vicino  – di quanto noi tutti immaginiamo – alla nostra Juventus. Mourinho? Colpa nostra avergli dato modo di “pulirsi” le orecchie! Il risultato giusto sarebbe stato restituirgli un 3 di picche e invece…

 

Exit mobile version