Pogba uomo in più della Juve: Allegri spera e i tifosi sognano

Pogba uomo in più della Juve: Allegri spera e i tifosi sognano di rivedere il Polpo conosciuto dal 2012 al 2016

Pogba è tornato. Non ai livelli del Paul conosciuto nella prima, fortunata esperienza alla Juve dal 2012 al 2016 e nemmeno nella Francia campione del mondo del 2018. Ma nella ventina di minuti disputati contro il Lecce mercoledì ha mostrato degli sprazzi di qualità che da un lato aumentano i rimpianti di Allegri per non averlo avuto per quasi tutta la stagione, ma dall’altra fanno per ben sperare per questo rush finale in cui i bianconeri si giocano il tutto per tutto in campionato e soprattutto in Europa League.

I NUMERI

Fino a questo momento Pogba ha disputato 7 presenze per un totale di 95 minuti in campo. Il francese ha debuttato nuovamente in maglia bianconera il 28 febbraio nel derby col Torino vinto 4-2 subentrando a Barrenechea al 69’. Pogba ha giocato anche la successiva con la Roma prendendo il posto di Locatelli al 77’. Poi il nuovo stop fino al ritorno in campo con lo Sporting Lisbona all’andata dei quarti di finale di Europa League all’86’.

Solo nelle ultime giornate ha trovato più continuità di impiego (anche se non è subentrato con Napoli e Bologna) e col Lecce sono arrivati i primi sprazzi di luce in una stagione del tutto oscura. Ma cosa può dare Pogba alla Juve in meno di un mese?

QUALITA’, TECNICA E FISICITA’

Nel centrocampo attuale della Juve non c’è un giocatore che abbini le qualità tecniche alla fisicità di Pogba. Locatelli è diventato regista di centrocampo e non ha la classe del francese. Stesso discorso vale per Paredes. I giovani Fagioli e Miretti sono bravi talenti per il persente eil futuro, ma assolutamente non paragonabili al Polpo. L’unico giocatore del reparto che non ha fatto rimpiangere Pogba è stato Rabiot, protagonista di una stagione da protagonista con ben 11 gol segnati. L’ex Psg, giocatore fisico bravo nel tiro, di testa e negli inserimenti, non ha però la tecnica del connazionale ex Manchester United. Sono, quindi, le peculiarità di Pogba quelle che possono fare la differenza nella Juve di fine 2022-2023. E su queste Allegri riponde grandi aspettative, consapevole del fatto che il Polpo abbia un evidente gap dal punto di vista della condizione fisica rispetto ai compagni.

ALLEGRI SPERA IN POGBA

Allegri proprio oggi, in conferenza stampa alla vigilia di Atalanta Juve, ha spiegato cosa si aspetta da Pogba dopo i segnali positivi arrivati nel finale di gara col Lecce. «Ha fatto buoni 20′ l’altro giorno. Per lui questa stagione è stata maledetta: dalla non operazione all’operazione dopo, a tutti i mezzi infortuni. Siamo arrivati a 30 giorni dalla fine in cui devo sfruttarlo nel miglior modo possibile per la squadra». E ancora: «Ora l’obiettivo è entrare tra le prime 4 e centrare la finale di Europa League. L’anno prossimo sarà totalmente un’altra stagione. Ora bisogna stare concentrati su quello che dobbiamo fare. Gli obiettivi personali non contano niente, i ragazzi devono essere tutti a disposizione. Chi fa un minuto e chi ne fa 90, sono tutti importanti allo stesso modo».

Pogba deve mettersi a completa disposizione della squadra e dare tutto da qui alla fine. Lo deve alla Juve, lo deve ad Allegri, lo deve ai tifosi che l’hanno aspettato tanto e che sognano di rivedere il primo Paul.

Un buon finale di stagione potrebbe quantomeno rendere meno amaro quanto avvenuto nei mesi scorsi, nella speranza che dalla prossima stagione Pogba torni ad essere a tutti gli effetti un punto fermo in campo e nello spogliatoio.