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Pomigliano-Juventus Women a porte chiuse: un’altra brutta figura. I retroscena
Pomigliano Juventus Women a porte chiuse: un’altra brutta figura. I retroscena sulla chiusura al pubblico della partita di Serie A femminile
Se ne è parlato tantissimo in settimana: oggi Pomigliano-Juve si gioca a porte chiuse. Per la rabbia dei tifosi della Juventus Women che ci sono andati giù pesante di comunicato, per il rammarico che deve essere di tutti e un po’ di più della Federazione che vede di nuovo svilita l’immagine del campionato.
Montemurro ieri ha sottolineato molto negativamente la cosa: «Pensavamo di aver finito con questa situazione delle porte chiuse. Mi sembra una cosa molto strana, non ho capito bene il perché. Per l’immagine del calcio femminile non è una cosa positiva. Dobbiamo cercare sempre di dare un’idea e un’immagine molto importante e professionistica. Non riesco a capire il perché di questa situazione».
La società campana indirettamente ha fatto sapere che lo stadio Gobbato presenta delle criticità strutturali che non permettono la presenza degli spettatori: è una situazione che perdura da ben oltre una settimana. Il Pomigliano di solito gioca a Palma Campania ma la concomitante partita della Palmese contro il Sorrento manda tutto all’aria. Si parla poi di ‘difficoltà oggettiva’ nel trovare un impianto alternativo che potesse ospitare i tifosi, difficoltà che ha indotto la società a scegliere la soluzione più pratica per poter giocare la partita. I tifosi della Juve fanno notare che il calendario della Serie D è noto da tempo, e più in generale che si poteva cercare una soluzione molto prima. Curioso che siano loro a sottolinearlo e non gli organi competenti. Ma nessuno si è interessato e il risultato è un’altra brutta figura per il nostro campionato e una situazione quasi imbarazzante rispetto a quello che succede negli altre leghe europee. Professionismo ci sei o no?