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Pro Piacenza, annunciato lo sciopero nella prossima partita di campionato
L’Assocalciatori ha pubblicato un comunicato ufficiale in cui annuncia lo sciopero dei calciatori della Pro Piacenza nella prossima giornata di campionato
L’Aic ha pubblicato un comunicato in cui annuncia lo sciopero che attueranno i giocatori della Pro Piacenza in occasione della prossima giornata di campionato, nella quale i rossoneri avrebbero dovuto affrontare la Pistoiese in trasferta. Ecco il comunicato.
“L’AIC e i calciatori professionisti attualmente tesserati per il Pro Piacenza 1919 S.r.l., richiamando tutte le motivazioni già esposte nei comunicati del 18 dicembre, del 21 dicembre, del 28 dicembre e del 18 gennaio scorsi, decorso infruttuosamente ogni termine concesso per gli adempimenti retributivi, con la presente formalmente proclamano lo sciopero per la giornata di mercoledì 23 gennaio 2019.
A oggi, purtroppo, la società non ha ancora corrisposto le retribuzioni dovute ai calciatori sin dallo scorso settembre 2018, confermando l’assenza di certezze sul proseguimento regolare dell’attività sportiva, ma non ha neppure adempiuto a quanto previsto dal C.U. n. 62/CFA del 7 gennaio 2019, che le imponeva la sostituzione della fideiussione depositate per l’iscrizione al Campionato 2018/2019 ed emessa dalla società FINWORLD S.p.a.
A ciò si aggiunga che, in spregio alle regole lavoristiche e ai diritti costituzionalmente garantiti ai propri calciatori, la Società sta cercando di sostituire i lavoratori in stato di agitazione con i tesserati del settore giovanile, in assenza di idonee coperture previdenziali e in aperta condotta antisindacale, dimostrando il proprio totale disinteresse verso le norme federali e la regolarità del campionato.
L’AIC e i calciatori sono costretti, pertanto, a indire lo sciopero affinché l’anomala situazione che i lavoratori, loro malgrado, stanno subendo cessi quanto prima.
I calciatori, inoltre, dichiarano la prosecuzione dello stato di agitazione e preannunciano sin d’ora lo sciopero anche per la giornata di domenica 27 gennaio 2019, qualora la morosità retributiva non venga immediatamente sanata”.