Problemi nel pressing, Dybala è il faro in avanti: l’analisi tattica

La Juve sconfigge il Genoa al fotofinish, con un rigore di Ronaldo, in una gara non molto brillante. 3 spunti tattici del match

Problemi nel pressing, anche in superiorità numerica

La Juventus ha avuto qualche problema nello schermare Cassata-Schone, il doppio mediano del Genoa. Oltre a Bernardeschi, a turno uno degli interni della Juve doveva occuparsi della marcatura, ma i due centrocampisti sono stati dinamici e bravi negli smarcamenti. Anche in superiorità numerica, la Juve è stata poco pimpante nella pressione, il Genoa ha per diversi tratti mosso a piacimento la struttura difensiva avversaria. Inoltre, i bianconeri hanno sofferto spesso i dribbling dei rivali, con soprattutto Agudelo sugli scudi. Sia con palleggio che con break, i liguri hanno sovente bucato la Juventus in zone centrali. Inoltre, quando il Genoa verticalizzava per Pinamonti, Rugani ha molto sofferto nei duelli fisici.

Poca tecnica nelle mezzali

Come spesso accade quando si attaccano difese chiuse, la Juve ha sofferto nella velocizzazione del palleggio. L’impressione è che ai bianconeri servano oggi mezzali più tecniche e imprevedibili, visto che Khedira e Matuidi sono poco brillanti nell’ultimo terzo di campo. Non a caso, nel secondo tempo Sarri le ha sostituite per Rabiot e Ramsey, con soprattutto il primo che ha dato più gamba ed esplosività in avanti. Con questi problemi in rifinitura e un Bernardeschi spesso impreciso, Dybala è stato il principale accentratore del gioco offensivo della Juventus, dai suoi piedi sono nate le situazioni più pericolose.

Bentancur a due facce

A Bentancur è toccato il difficile compito di sostituire Pjanic. A due facce la gara dell’uruguagio: ha molto sofferto la marcatura rivale, di conseguenza è stato poco nel vivo del gioco nella prima impostazione. In queste situazioni, deve migliorare ancora negli smarcamenti per farsi servire dai compagni. Viceversa, sembra avanti nell’assimilare i principi difensivi di Sarri, con diversi intercetti e coperture di buon livello. La gara col Genoa conferma però quanto oggi il bosniaco sia imprescindibile