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Prove di Juve Atletico: Allegri pronto per il nuovo restyling
Dopo sconfitte dolorose, Allegri ha sempre tirato fuori dal cilindro un’idea nuova per dare alla Juve una nuova impronta
Potrebbe essere uno di quei momenti in cui Massimiliano Allegri tira fuori dal cilindro una visione futuristica, un’idea brillante per dare una spruzzata di novità. E’ successo sempre dopo alcune sconfitte dolorose, dalle quali la Juve si è rialzata proponendosi con un volto nuovo, fondamentalmente diverso.
Con il Bologna comincia l’avvicinamento al ritorno con l’Atletico
E’ successo due stagioni fa all’indomani della brutta sconfitta con la Fiorentina, in cui Allegri archiviò definitivamente il 3-5-2 per affidarsi al 4-2-3-1; e la scorsa stagione dopo il KO con il Napoli, quando tornò sull’idea di un centrocampo a tre passando dal 4-2-3-1 a un più definito 4-3-3. Numeri che lasciano il tempo che trovano – ha più volte sostenuto l’allenatore bianconero – ma che danno comunque un’idea di come la crisi di risultato sia stata gestita sempre in qualche modo. Così, dopo la sconfitta al Wanda Metropolitano con l’Atletico Madrid, i bianconeri sarebbero pronti a ripartire da Bologna con un nuovo atteggiamento e il chiaro obiettivo di affrontare la gara di ritorno di Champions (tra venti giorni) con un piglio completamente diverso sotto il piano mentale.
La nuova idea di Allegri: aggredire le corsie, fare gol e non prenderne
Il piano gara del prossimo 12 marzo ha lineamenti ben definiti, alla luce del 2-0 di mercoledì scorso. Ovvero: fare la partita, aggredire le corsie esterne, fare gol e non prenderne per nessun motivo. Così Allegri potrebbe optare per due esterni di spinta e un centrocampo muscolare, irrobustendo il reparto difensivo e sgomberando il più possibile gli attaccanti da compiti difensivi. Una prima sperimentazione già dal match con il Dall’Ara, con la formazione che si scriverà 4-4-2 ma si leggerà in modo ben diverso in base a come si svilupperà il gioco. Tra i capisaldi della nuova idea: Caceres insieme Bonucci e un altro marcatore, due mediani di rottura e due esterni di spinta come Cancelo e Spinazzola che consentiranno a Bernardeschi di muoversi con maggiore libertà tra la linee, a supporto degli attaccanti.