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PUNTO A CAPO – Anastasi, e quel Mondiale perso per uno scherzo

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L’attaccante perse i Mondiali del 1970 in Messico a causa di uno scherzo con il massaggiatore azzurro Spialtini. Un rimpianto senza fine

Riavvolgendo il nastro della carriera di Pietro Anastasi, impossibile dimenticare il più grande rimpianto della sua carriera, ovvero l’episodio ai limiti del surreale che gli costò il Mondiale di Messico 1970. Pietro era a Roma in ritiro con gli altri Azzurri convocati da Valcareggi alla vigilia della partenza per il Messico, e nello spogliatoio dopo aver preso di mira il massaggiatore Spialtini – uno, due tre volte – ottiene la reazione: uno schiaffo all’apparenza innocuo sul basso ventre. Ma per il centravanti 22enne della Juventus è l’inizio di un incubo.

Nella tarda serata inizia ad accusare forti dolori, tanto che il suo compagno di stanza Furino convoca il dottore della Nazionale Fini e il responso è una mazzata. Versamento testicolare, una situazione che rischia di precipitare, Pietro viene trasportato immediatamente in ospedale e operato la mattina successiva alle 8.30, per lui il Mondiale finisce prima di iniziare. Un rimpianto senza fine. «Ho vissuto malissimo quella mancata partecipazione» il suo sfogo negli anni successivi. Al suo posto Valcareggi chiamò Boninsegna, e l’Italia si arrese in finale al Brasile, Anastasi purtroppo prima ancora di partire.

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