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PUNTO A CAPO – Juve, il nuovo Gonzalo più Mandzukic e meno Higuain
Ventisette presenze stagionali come Bonucci, e 8 gol. La nuova vita di Gonzalo Higuain ricomincia da Sarri, la sua evoluzione è sorprendente
Non è più un numero 9, nemmeno sulla carta, perché da quando indossa la maglia 21 Gonzalo Higuain ha cambiato quasi completamente modo di giocare. Un’evoluzione decisiva per le caratteristiche della squadra e dei suoi compagni di reparto, e una prova di grande maturità per l’argentino, stimolato da Sarri, e dalla concorrenza con Dybala e CR7. E’ tornato a Torino con l’idea fissa di riprendersi la Juve, e pur di farlo è diventato un altro giocatore. Più regista offensiva che centravanti con la fissa del gol, se prima era la squadra a giocare per lui oggi Higuain si è scoperto alrettanto decisivo al servizio dei compagni.
Come contro la Roma: assist, corse a perdifiato a creare spazi e rilanciare l’azione e pressing senza sosta sugli avversari in possesso palla. Un Higuain che a molti ha ricordato il miglior Mario Mandzukic a tutta fascia. Avrebbe potuto sicuramente segnare più degli 8 gol in stagione, ma in questo modo si è subito riconquistato la fiducia dell’ambiente e di un Sarri che sa esattamente quanto vale: non a caso il Pipita è il giocatore con più presenze stagionali (27) insieme a Bonucci, anche se con un minutaggio inferiore. Anche perché ha accettato di buon grado il ruolo di bomber part time, riuscendo a essere decisivo pure dalla panchina. Sarri in attacco ha solo l’imbarazzo della scelta, ma un Gonzalo così è veramente difficile da tenere fuori.