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PUNTO A CAPO – Juventus in isolamento, ma mai così unita
In attesa dei test collettivi nella giornata di lunedì, 121 persone della Juventus sono in quarantena, compresi Agnelli, Nedved e Paratici
La notizia della positività di Daniele Rugani al coronavirus – primo caso in Serie A – ha sconvolto la quotidianità della Continassa, attivando i protocolli sanitari previsti dalle normative. Tradotto: allenamenti sospesi, ottavi di ritorno contro il Lione rinviati a data da destinarsi ma soprattutto Juventus in quarantena, senza sconti. I giocatori sono in isolamento volontario, tra le loro abitazioni e il JHotel (struttura per l’occasione chiusa al pubblico), per limitare gli spostamenti ed evitare di contagiare i familiari.
Rugani (che ha già incassato la solidarietà di tutto il mondo del calcio e non solo), Bernardeschi e Chiellini sono ognuno nella sua stanza d’hotel, più uniti che mai anche se a distanza di sicurezza. Ma non solo, perché la Juve è una grande macchina e insieme ai giocatori della prima squadra ci sono altre 121 persone in quarantena, tra dipendenti, magazzinieri, fisioterapisti, camerieri, e ovviamente dirigenti. Tutti insieme, in uno dei momenti più delicati dal dopoguerra, compresi Agnelli, Nedved e Paratici, in isolamento proprio come tutti gli altri. In attesa di ulteriori test e dei tamponi previsti per i giocatori nella giornata di lunedì al fine di accertare eventuali altri contagi, la società si è mossa con una donazione di 300 mila euro per le strutture sanitarie piemontesi. Distanti ma più uniti che mai, nel combattere l’avversario più temibile di sempre.