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Rabiot: «Pirlo meritava più tempo, ma avevo scelto la Juve per Allegri»
Rabiot: «Pirlo meritava più tempo, ma avevo scelto la Juve per Allegri». Le dichiarazioni del centrocampista francese
Adrien Rabiot, centrocampista francese della Juventus, è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport.
SCUDETTO INTER – «Se lo sono meritato: a pari difficoltà hanno saputo dare continuità alle loro prestazioni. Ma gli abbiamo dato un grosso aiuto».
PIRLO – «Con lui c’era un bel rapporto. Ho sfruttato i suoi consigli per migliorare per esempio sulla posizione, sui movimenti per ricevere palla, sempre con uno o due tocchi. Che poi sono le indicazioni principali di ciò che voleva vedere in campo: ricevere palla e subito orientare il gioco, mettendoci velocità. Ne ho apprezzato molto il modo di allenare, la freschezza che ha portato da tecnico, con idee chiare anche se non sempre siamo riusciti a metterle in pratica. E poi mi piace la passione e la determinazione che mette in allenamento e in partita, i discorsi di pre-partita, alla pausa. È una persona appassionata dal suo mestiere, molto legata alla Juventus, ci mette il cuore. E quando ci metti passione non c’è molto da rimproverarsi».
DIFFICOLTA’ – «Forse perché alcuni di noi non avevano recepito al meglio le sue idee, come il fatto di difendere con il 4-4-2 per poi cambiare modulo nelle altre fasi, magari uscendo dal ruolo di predilezione. Comunque gli ho inviato un messaggio per dirgli che avrebbe meritato un po’ più di tempo per dimostrare la qualità delle sue idee. Purtroppo nel calcio di oggi a certi livelli di tempo non ce n’è. Sono dispiaciuto perché lo apprezzo come persona, oltre che come allenatore che ci ha comunque permesso di tornare in Champions e di vincere due trofei, che sono comunque una bella ricompensa per un giovane tecnico».
ALLEGRI – «Due anni fa, firmai anche perché sapevo che c’era lui in panchina. Allegri è un allenatore che con la Juve ha vinto tantissimo, arrivando due volte in finale di Champions. E penso che in più abbia sfruttato questi due anni per osservare al meglio le evoluzioni del calcio. Immagino che arriverà con tanta voglia di far bene».
COME SARA’ RABIOT – «Felice di lavorare finalmente insieme a lui, adattato alla mentalità della Juve e ambientato al campionato italiano. E quindi migliore rispetto a due anni fa. E anche in forma, determinato a lavorare, con passione per vincere».
RONALDO – «Nonostante la stagione complicata della Juve, è riuscito a segnare più di tutti in Serie A. Mi fa sorridere quando sento che la Juve gioca meglio senza di lui. Le critiche sono inevitabili, ma non sempre le capisco. Apprezzo Ronaldo anche per la sua determinazione, la passione e la voglia di puntare sempre più in alto. Un atteggiamento che trascina verso l’alto il resto della squadra e il club. Di giocatori così ce ne sono pochi, meglio averli al proprio fianco».
BUFFON – «Lascia un grande vuoto nella Juve, cui ha sempre dato tutto. È stato un leader molto importante, anche nei momenti difficili. Ed è persona che stimo. Poi è normale che a 43 anni voglia fare dell’altro».
FUTURO ALLA JUVE – «Alla Juve sto bene, mi sento apprezzato da tutti. Mi riconosco nel Dna di questo club, nella cultura del lavoro e della vittoria. Non vedo perché dovrei andarmene. Voglio tornare a vincere lo scudetto, abbiamo la qualità e la squadra per farlo. Voglio le coppe nazionali, a cominciare dalla supercoppa contro l’Inter: l’occasione per impostare la nostra rivincita. E voglio vincere la Champions che manca alla Juve da troppo tempo. Sono venuto qui anche per questo. E poi amo questo Paese. Tra le tante cose in particolare il contatto con la gente, più aperta, rispettosa e calorosa che in Francia».