Rabiot Juve, l’importanza di chiamarsi Adrien. Tra rinnovo e addio
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Rabiot Juve, l’importanza di chiamarsi Adrien. Tra rinnovo e addio, Allegri e Thiago Motta le VARIABILI. E Koopmeiners incombe

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Adrien Rabiot deve decidere se restare alla Juve o se cambiare squadra: ecco i possibili scenari di mercato

Uno dei temi più caldi in casa Juventus è il futuro di Adrien Rabiot. Il francese, dopo il rinnovo annuale firmato nel giugno 2024, è di nuovo alle prese con il dubbio legato al suo futuro. Deve infatti decidere se rimanere ancora alla Juve oppure se provare una nuova esperienza, magari, in Premier League, visto che non ha mai nascosto il suo desiderio di giocare nel campionato inglese.

Rabiot ha 29 anni e il prossimo potrebbe essere l’ultimo contratto di una certa rilevanza per la sua carriera. Il francese alla Juve è considerato uno dei top player ed è trattato come tale: vice capitano e leader della squadra. Questi potrebbero essere tra i fattori di valutazione che potrebbero spingerlo a rimanere ancora in bianconero.

A Torino si trova bene e la Juve, ormai, è la sua zona di confort. Cambiare aria vorrebbe dire nuove metodologie di lavoro, inserirsi in un nuovo gruppo, ambientarsi in un’altra città e adattarsi ad un nuovo campionato, senza le certezze che si è costruito all’ombra della Mole soprattutto negli ultimi due anni.

La scelta di Rabiot potrebbe essere influenzata anche dai piani futuri della Juventus. Infatti, prima di prendere decisioni definitive, il francese vorrebbe sapere chi sarà l’allenatore bianconero nella stagione 2024/2024.

Legato a doppio filo a Massimiliano Allegri – i due hanno un ottimo rapporto ed è proprio sotto la gestione del tecnico livornese che Adrien Rabiot si è consacrato – potrebbe valutare la separazione solo in caso di addio di Allegri? Possibile, ma attenzione anche alla variabile Thiago Motta.

L’italo brasiliano sembra essere il candidato numero di Cristiano Giuntoli per rilanciare il nuovo corso Juve. E Thiago Motta e Adrien Rabiot sono legati da un buon rapporto. Infatti, hanno avuto modo di giocare insieme al Paris Saint Germain.

Il francese considera l’allenatore classe ’82 un suo mentore e da lui ha imparato molto. Perciò, l’arrivo di Thiago Motta alla Juve potrebbe essere un ulteriore fattore da prendere in considerazione per Adrien e il suo entourage.

Ma da tenere in considerazione ci sarà anche l’aspetto economico. Infatti, la Juventus è alle prese con una situazione finanziaria da migliorare con un occhio al bilancio e l’altro al
il monte ingaggi.

I bianconeri potrebbero non garantire a Rabiot le stesse cifre attuali, o comunque difficilmente arriverà un’offerta superiore all’attuale ingaggio, al netto della proroga delle agevolazioni del decreto crescita.

I bianconeri dovranno guardarsi anche dalle possibili offerte che potrebbero arrivare a Rabiot. I club inglesi e il Bayern Monaco sono in agguato e di certo non avranno problemi a garantire al giocatore e alla mamma agente uno stipendio superiore ai 7 milioni bianconeri. In caso di addio di Rabiot, la Juve avrebbe un ulteriore problema.

Il centrocampo è stato il punto debole della squadra e servirà più di un rinforzo. Eventualmente per sostituire il numero 25 servirà un giocatore di spessore internazionale capace anche di segnare un certo numero di gol. Il nome in cima alla lista sembra essere quello di Teun Koopmeiners che però costa molto. Il possibile addio di Rabiot costringerebbe Giuntoli a dover cercare sul mercato un nuovo rinforzo con investimento superiore ai 40 milioni, a cui andrebbe aggiunto l’ingaggio.

Una spesa importante per le casse della Juve visto il progetto di autofinanziamento e sostenibilità stabilito dalla proprietà, considerando che l’addio del francese non porterebbe un euro nelle tasche del club.

Dunque, anche dalla scelta di Rabiot passerà il mercato dei bianconeri. In estate il lavoro per Giuntoli sarà moltissimo, ma solo quando si risolverà il rebus legato alla panchina si delineeranno le strategie juventine. Di certo, per conoscere il futuro di Rabiot non si dovrà aspettare fine giugno, la sensazione è che il giocatore voglia decidere prima dell’inizio dell’Europeo.

Adesso è tempo di pensare alla qualificazione alla Champions e alla finale di Coppa Italia e poi i nodi verranno al pettine, con il testa a testa tra Allegri e Motta che rischia di condizionare anche il futuro di Rabiot. Koopmeiners resta li in agguato pronto eventualmente a prendere le redini della mediana bianconera. Ma l’olandese non esclude necessariamente Rabiot, soprattutto se la Juve vorrà lottare ad alti livelli in Champions e al Mondiale per Club.

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