Rabiot, Milinkovic Savic e non solo: Juve a lavoro sul centrocampo
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Rabiot, Milinkovic Savic e non solo: Juve a lavoro sul centrocampo

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Rabiot, Milinkovic Savic e non solo: Juve a lavoro sul centrocampo del presente e del futuro per tornare al top

Rinnovare il contratto di Rabiot in scadenza nel giugno 2023? Rinunciare al francese per fiondarsi totalmente sul sogno Milinkovic Savic? O cedere altri elementi e dare spazio ai giovani talenti in rosa? La Juve dopo il Mondiale in Qatar è già al lavoro per programmare il mercato e il centrocampo del futuro.

Da una parte c’è infatti il francese che quest’anno sembra essere davvero sulla via della consacrazione dopo aver disputato 3 stagioni in bianconero fatte più da ombre che da luci. I numeri parlano chiaro. Lo scorso anno Rabiot giocò ben 45 partite in le competizioni senza mai riuscire a segnare un gol. In questa stagione è a quota 5 reti in 16 presenze. Più la marcatura con la Francia al Mondiale e altre prestazioni di grande spessore in Qatar. Rabiot si sta consacrando ai più alti livelli trovando la sua dimensione sia in campionato che a livello internazionale grazie alla sua fisicità, utile sia in fase di attacco che di difesa, al suo senso del gol, alle sue doti da “incursionista” e alla sue capacità balistiche. A 27 anni pare aver raggiunto il momento della definitiva maturazione in campo e fuori. Lui stesso, di recente, ha dichiarato di sentirsi un leader della Juve e che vuole provare a fare lo stesso con la Francia, viste le tante assenze, inclusa quella dell’amico Pogba di cui ha preso il posto in bianconero e in nazionale.

Il suo contratto è in scadenza a giugno 2023 e se fino a qualche mese fa nessuno avrebbe puntato (o desiderato) il suo rinnovo, ora la situazione è decisamente cambiata e Rabiot è riuscito a farsi apprezzare anche dalla tifoseria bianconera. Il problema resta l’ingaggio, visto che la mamma-agente chiede uno stipendio ancor più esoso rispetto ai 7 milioni percepiti nelle sue tre precedenti stagioni a Torino. La vetrina del Mondiale, da questo punto di vista, potrebbe essere un’arma a doppio taglio per la Juve. Se il centrocampista di Saint-Maurice continuerà a fare bene, infatti, potrebbe attirare le sirene di big europee disposte ad accontentarlo. Lui stesso, ieri, ha manifestato pubblicamente il desiderio di andare a provare l’avventura in Premier League.

Il futuro di Rabiot è legato, a distanza, a quello di Milinkovic-Savic. Il serbo della Lazio ha sfruttato solo in parte la vetrina del Mondiale per mettersi in mostra, chiudendo la sua esperienza ai gironi con un gol all’attivo contro il Camerun. Per SMS è stata la seconda partecipazione alla Coppa del Mondo dopo quella del 2018 dove giocò tutte e tre le partite del girone. Per il serbo è stata sicuramente un’occasione di crescita dato che, a differenza di Rabiot, a livello di club la sua esperienza europea si ferma ad 1 sola apparizione in Champions League nel 2015 ai preliminari e alle annate con la Lazio in Europa League. E se è vero che in Serie A già da diverse stagioni ha dimostrato di essere un top player nel ruolo, lo stesso non si può dire in campo internazionale.

Lotito chiede almeno 100 milioni per lasciare partire un giocatore che negli ultimi anni ha dimostrato di essere un vero e proprio top nel ruolo per fisicità e capacità di dominare il campo unite a grande tecnica e fiuto del gol. Come per Rabiot, anche per Milinkovic Savic il destino è legato al nodo contratto in scadenza nel 2024. Se non dovesse rinnovare, il patron delal Lazio sarebbe “costretto” a cederlo l’estate prossima per non incappare in un clamoroso addio a parametro zero. D’altro canto, lo stesso serbo potrebbe “sfruttare” questa situazione per spingere per la cessione, magari a condizioni più abbordabili rispetto a quelle proposte da Lotito, per consentire alla Juve di affondare il colpo. I bianconeri non sono gli unici ad averlo messo nel mirino, visto che pure l’Arsenal starebbe pensando a lui.

Mettendo a confronto Rabiot e Milinkovic Savic (entrambi 27enni), i numeri pendono in favore del serbo che in 354 partite in carriera di club ha segnato 72 gol contro le “sole” 36 di Rabiot in 385 gare. Con la Serbia SMS ha timbrato il cartellino in 7 occasioni su 39 partite. Il francese ha segnato 3 gol in 33 gettoni. Dal punto di vista dell’esperienza, Rabiot è decisamente superiore sia per i suoi trascorsi al Psg (con cui ha debuttato a 17 anni) che per la bacheca di trofei (24 in tutto).

La Juve, al netto della spinosa situazione societaria, sarà chiamata a prendere decisioni importanti anche in chiave mercato. Il rinnovo Rabiot da una parte. Il sogno Milinkovic Savic dall’altra. In mezzo, alcuni giovani come Fagioli e Miretti che non vedono l’ora di conquistarsi la maglia da titolare bianconera, altri come Pogba che devono ancora tornare e altri ancora come McKennie e Paredes che si giocano tutto nei prossimi mesi. Se l’americano dovesse andare via , ecco che si aprirebbe una possibilità di acquisto forse già a gennaio.

E Allegri spera di riavere a disposizione un reparto di centrocampo come quelli della Juve da sogno che arrivò a sfiorare il triplete per due volte in tre stagioni…

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