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Ramsey parla da ex Juve: più infortuni che gol. Euro 2020 biglietto d’addio

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Ramsey parla da ex Juve: più infortuni che gol. Euro 2020 è un biglietto d’addio: siamo al capolinea della sua avventura bianconera

Aaron Ramsey parla dal ritiro del Galles e lo fa come un ex Juventus, quasi con risentimento nei confronti di quella che – fino a prova contraria – è la sua attuale squadra. «Le ultime due stagioni (alla Juve ndr) sono state molto difficili, frustranti, non solo dal punto di vista fisico. Ci sono stati fattori e cambiamenti ai quali non ero abituato. In nazionale invece sono contento di avere un team che mi segue passo passo: mi capiscono, sanno di cosa ho bisogno e anche di cosa ha bisogno il mio fisico. Purtroppo a volte le squadre continuano a funzionare sempre in un certo modo, anche quando un calciatore avrebbe bisogno di più attenzione… Almeno adesso ho le persone giuste intorno a me e poi farò di tutto per tornare in posto dove possa sentirmi di nuovo bene e avere fiducia», sono dichiarazioni che lasciano poco spazio a qualunque tipo di interpretazione.

Si interpretano invece eccome i numeri di Ramsey nelle due stagioni alla Juve: appena sei gol e sei assist a cospetto dei reiterati problemi fisici che ne hanno condizionato in maniera sistematica il rendimento. L’ex Arsenal, arrivato tra grandi aspettative e con un ingaggio (superiore ai 7 milioni netti) da top player, ha sempre dato l’impressione di essere un giocatore accessorio, mai indispensabile; un lusso che in questo momento la Juve non può più permettersi. Impegnato oggi alle 15 con la sua Nazionale contro la Svizzera nel girone dell’Italia, proverà a dimostrare di meritare un’altra occasione nel calcio che conta. Euro 2020 sarà anche e soprattutto una vetrina (per lui hanno già bussato West Ham e Crystal Palace): si cercano offerenti validi, no perditempo. Anche perché la Juve con Ramsey di tempo ne ha già perso anche troppo.

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