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Ramsey: «La Juve mi ha voluto a tutti i costi, hanno fatto uno sforzo»
Aaron Ramsey fa un bilancio dei suoi primi mesi alla Juve, parlando dell’ambientamento e degli obiettivi futuri
Dopo i primi mesi passati in bianconero, Aaron Ramsey traccia un primo bilancio, raccontando l’arrivo alla Juve e gli obiettivi futuri. A Sky Sport, il gallese ha parlato così.
ARRIVO ALLA JUVE – «Dopo la situazione che c’era all’Arsenal, la Juventus si è fatta avanti facendomi una proposta. Mi hanno voluto a tutti i costi da loro, si sono sforzati molto per avermi. Sono entusiasta di aver colto questa opportunità e sono contento di poter giocare per questa grande società, di rappresentarla e di dare il mio contributo per provare a vincere molti titoli».
OBIETTIVI – «Sicuramente è un trofeo che vogliamo vincere. Innanzitutto bisogna lavorare sodo per vincere il campionato, perché è questo che poi ti dà la forza per affrontare delle competizioni così importanti ed entrare in Champions League. Quello che vogliamo è provare a vincere qualcosa. Per fortuna abbiamo dei giocatori incredibili in squadra e siamo pronti ad aiutarci a vicenda per raggiungere questo obiettivo».
RONALDO – «Cristiano è incredibile. È un giocatore fantastico e i suoi record parlano per lui. È uno dei più grandi e giocare insieme per me è un onore e un motivo d’orgoglio. Far parte della Juventus in generale è eccezionale. È davvero meraviglioso farne parte».
SERIE A – «La Serie A è molto più tattica rispetto alla Premier League. Molte squadre si difendono in profondità e tu devi cercare di rompere i due blocchi in modi differenti. In Premier League invece c’è più spazio, probabilmente l’intensità è leggermente maggiore perché ti devi guardare di più alle spalle. Sono rimasto impressionato dal campionato, dalla qualità e dalla tecnica».
JUVE – «Sono contento di poter giocare per questa grande società, di rappresentarla e di dare il mio contributo per provare a vincere molti titoli».
ARSENAL – «Sono andato lì quando avevo 17 anni, sono successe tante cose. Sono arrivato che ero solo un ragazzo e sono andato via come uomo. Sono grato per tutte le cose che mi hanno insegnato, gliene sarò grato per sempre».
WENGER – «Arsene Wenger è stato un grande allenatore, uno dei migliori. Ha vinto molti trofei con l’Arsenal cambiando la Premier League grazie al suo gioco e al suo modo di pensare. Faceva in modo che non avessi paura di uscire dalla comfort-zone per esprimere le tue qualità. Credeva in te, dava ai giovani giocatori delle opportunità di dimostrare il loro valore. È un grande uomo. Se avevi un problema e se avevi bisogno di qualsiasi cosa, lui era sempre lì, pronto a darti una mano e ad ascoltarti».