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Real Madrid-Juve, 13 maggio 2015: il ritorno tra gli dei dell’Olimpo europeo

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Real Madrid Juve, 13 maggio 2015: la semifinale di Champions League che riportò i bianconeri tra le grandi d’Europa

Il 13 maggio è, senza dubbio, una data iconica per la storia recente del club bianconero. Nel 2012, infatti, salutò lo storico capitano Alessandro Del Piero e tre anni più tardi, proprio in questa data, la Vecchia Signora scontò definitivamente il lungo esilio e tornò nell’élite europea. Stadio Santiago Bernabeu, 13 maggio 2015, semifinale di ritorno di Champions League, Real Madrid-Juventus. Gli uomini di Allegri hanno a disposizione 2 risultati su 3, in virtù del 2-1 ottenuto a Torino, per conquistarsi il pass per la finale di Berlino. Anche perdere con 1 gol di scarto segnandone almeno 2 sarebbe bastato, ma ciò comportava troppi calcoli e rischi.

I padroni di casa, campioni in carica, assaltarono la porta bianconera e al 23′ del primo tempo Cristiano Ronaldo dagli 11 metri fissò il risultato sull’1-0. I primi 45′ minuti furono un assedio e Buffon, in collaborazione con la difesa, dovette superarsi in più di un’occasione. Il Real, in quel momento, era virtualmente qualificato. La seconda frazione di gioco presentò, in partenza, un copione prevalentemente a tinte Blancos, ma i bianconeri cominciarono a prendere coraggio. Al minuto 57′ la svolta del match: sponda di Pogba verso il centro dell’area e zampata mancina di Alvaro Morata, che dall’altezza del dischetto, in mischia, piega le mani a Casillas. 1-1.

Nonostante il feroce arrembaggio degli spagnoli e l’occasione di chiudere i giochi capitata sul destro di Marchisio, il tabellino rimase così congelato fino al triplice fischio. Tripudio bianconero. Il ragazzo di Madrid e della cantera del Real aveva condannato i suoi ex compagni. La Juventus, per la prima volta dopo Calciopoli e il dramma della Serie B,  tornava tra gli dei, sull’Olimpo del calcio europeo.

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